La Francia perde il Pallone d’Oro Karim Benzema: non giocherà i Mondiali. Per Giroud l’occasione di essere protagonista come nel 2018
Batosta per la Francia a pochi giorni dall’inizio del campionato del mondo in Qatar. La nazionale campione in carica perde il suo giocatore migliore (dopo Mbappé). Si tratta del bomber del Real Madrid e Pallone d’Oro in carica, Karim Benzema. La stella dell’attacco si ferma per un infortunio muscolare: previste almeno tre settimane di stop, praticamente tutto il tempo del Mondiale, la cui finale è prevista il 18 dicembre. Inutile tentare un recupero lampo, non ce ne sarebbe il tempo e non varrebbe neanche la pena.
Benzema si ritira mestamente e torna a casa. Il ct transalpino, Didier Deschamps, ha spiegato che non convocherà alcun sostituto. La Francia ha preso anche Nkunku, l’attaccante del Lipsia rivelazione della Bundesliga. Insomma, si stringe la cinghia in attacco: dovrebbe bastare, a questo punto, l’indiscutibile talento di Mbappé. Ma questi infortuni aprono le porte anche a Olivier Giroud. L’attaccante del Milan è stato convocato, ma sembrava destinato a rimanere nelle retrovie, anche a causa dei suoi 35 anni. Invece, non solo potrebbe avere molto spazio, ma addirittura essere titolare. Un po’ come accadde nel 2018, l’edizione dei Mondiali in Germania vinta proprio dai francesi. L’attaccante fu di fatto un titolare della Francia, ma con la particolarità di non segnare nemmeno un gol in tutta la competizione.
Giroud, da “comparsa” a protagonista: sogna un’altra Coppa del Mondo
Messo lì avanti faceva a spallate con gli avversari, ha fornito assist, ma non ha mai fatto gol. Eppure ha giocato titolare anche la finale contro la Croazia, risultando pure tra i peggiori in campo. Intanto si è goduto la coppa più ambita, e ora l’esperienza può ripetersi. Chissà se almeno questo fortunato giocatore un gol riuscirà a farlo. Va detto che se nei contesti internazionali non è mai stato un grande cannoniere (anche al Chelsea segnava poco) in Italia Giroud è un bomber implacabile. I suoi gol sono spesso decisivi e determinanti. Non a caso, nonostante non sia più un giovanotto, resta l’attaccante con i numeri migliori del Milan. Una differenza rispetto alla nazionale che si può anche spiegare con l’ormai modesta qualità del calcio italiano. E non a caso la nazionale di Mancini in Qatar non ci sarà perché non è riuscita a qualificarsi…