Gasperini stufo dei suoi giocatori: “Non posso litigare ogni volta con loro”

L’allenatore dell’Atalanta Gasperini apre una polemica accesa e inaspettata nei confronti dei suoi giocatori: “Non posso litigare con loro”

Altro che pretendente per lo scudetto, l’Atalanta si è fortemente ridimensionata nelle ultime giornate di campionato prima della sosta. Tre sconfitte consecutive, tutte pesanti, e ora è scivolata a -14 dal primo posto, a pari punti con la Roma.

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Gasperini stufo dei suoi giocatori: “Non posso litigare ogni volta con loro” (LaPresse)

E pensare che l’allenatore Giampiero Gasperini sorrideva sornione quando parlava di scudetto, auspicando un “crollo” del Napoli capolista. Niente di tutto questo, perché pur senza coppe, la sua squadra è lontanissima dalla zona scudetto, ma anche da quella Champions League. Inevitabile la tensione, perché si è entrati nel periodo della sosta nel peggiore dei modi. E tanto per cambiare non sono mancate le polemiche: ancora una volta è l’allenatore Giampiero Gasperini il protagonista. Non contento di aver recuperato un giocatore importante come Palomino, il tecnico orobico ha parlato di veri e propri litigi contro i suoi giocatori. L’occasione è stata il commento alla partita contro l’Inter, dove l’Atalanta ha perso in casa per 2-3.

Gasperini se la prende con i suoi giocatori: “Stufo di litigare con loro”

“Abbiamo fatto un ottimo primo tempo – ha spiegato Gasperini l’Inter è stata brava a sfruttare le occasioni che ha avuto. Sono contento fino a un certo punto, noi abbiamo fallit troppe occasioni e ci facciamo raggiungere presto quando siamo in vantaggio”. “Gasp” individua nella tenuta mentale il vero problema, e poi spiega cosa succede con i suoi giocatori: “Non so chi possa avere dubbi sul mio operato. Da parte di società e tifosi non ce ne sono, ma forse non c’è un buon rapporto con la stampa locale. Forse è questo”.

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini (Instagram Atalanta)

Poi il tecnico entra nel merito: “A inizio stagione avevamo la possibilità di comprare giocatori importanti per rinforzare la squadra, ma economicamente non c’erano le risorse. Per questo abbiamo puntato sui giovani, scegliendo questa seconda strada. Ci vuole coraggio nel proseguire in questa direzione. Demiral e Zapata se la sono presa per il cambio, ma io non posso fare una battaglia ogni volta con i veterani perché li sostituisco”. Poi l’ultimo monito, che riguarda proprio il progetto della squadra bergamasca: “Non bisogna guardare la classifica, io non lo faccio. Ma il programma dell’Atalanta. E bisogna farlo tutto”.

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