Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Il Secolo XIX.
Ferrero sul ritorno alla Sampdoria
Ritorno alla Sampdoria? «Lavoro per tornare. Il mio obiettivo è quello di cercare di metterla in buone mani. La verità è che la mia famiglia resta proprietaria della società blucerchiata e quindi continuerò a interessarmi delle sorti del club. Negli ultimi mesi la situazione economica è diventata difficile. Voglio mettermi in gioco e dare una mano con le risorse almeno fino al termine della stagione e rinforzare la Sampdoria. Ci voglio almeno sei calciatori a gennaio».
Tifosi? «Bisogna finirla con la guerra, spero che possiamo fare pace. Sono consapevole di aver commesso errori ma è dipeso dalla mia romanità, non ho comunicato bene. Chiedo scusa ma non volevo. Adesso solamente l’unione, e non la divisione, può fare il bene della squadra. Basta pregiudizi, basta violenza. Aiutatemi con la Sampdoria solo per uscirne. Garantiamo un futuro a questa squadra, do la mia parola d’onore, con l’unione di tutti la squadra approderà in un porto sicuro, io sparirò e vi dirò pure grazie».
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Ferrero sul malore
Malore? «Guardando la partita sono stato male, ho accusato un fortissimo attacco d’ansia. Tengo tanto alla privacy, ne parlo ora perché che avete letto già la notizia. La situazione della Sampdoria mi fa molto soffrire e stare male».
Lanna? «Ho sempre avuto fiducia in Lanna, l’ho scelto io, sapendo che era una persona cara e gradita. Sta lavorando, ha scelto lui Stankovic. Mi colpisce come sia sereno e sorridente in questo momento. Si rende conto della situazione e riesce ad essere attore. Io non sono così, sto male perché sono cosciente della gravità del problema».
Ferrero sulla cessione del club
Cessione? «Se ne occupa Vidal noi pensiamo al campo, dobbiamo riuscire a non andare in Serie B, un palcoscenico che club e tifosi non meritano. Siete la tifoseria più bella del mondo, voglio che la Sampdoria si salvi. Teniamo la barra economica dritta e poi vendiamo».
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