“Cacciato” dalla Roma e non solo: ora è pure accusato di essere raccomandato

Periodo nero per l’ex centrocampista della Roma. Dopo l’amaro e polemico addio in estate parte ora un’accusa che riguarda i Mondiali

Ha giocato per anni in Italia, quasi sempre a buoni livelli. La prima esperienza con la Fiorentina, dove si distingueva per l’indubbia “grinta” e la capacità di andare spesso in gol. Poi il passaggio alla Roma, e in giallorosso sembrava essere arrivata la consacrazione. Il francese Jordan Veretout divenne uno dei giocatori migliori.

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“Cacciato” dalla Roma e non solo: ora è pure accusato di essere raccomandato (LaPresse)

Perno del centrocampo, e addirittura goleador. Sia con le conclusioni da fuori area, ma sopratutto con i rigori. Il giocatore, infatti, è stato a lungo rigorista e soprattutto infallibile. Poi, con l’arrivo di Mourinho qualcosa è cambiato. Pur confermando il posto da titolare, sono arrivati gli errori dal dischetto e l’impietosa estromissione dal ruolo di rigorista. E dopo breve tempo il giocatore ha iniziato pure a perdere il posto da titolare. Spesso criticato (più o meno velatamente) dal suo allenatore, è quasi finito ai margini. Ha smesso di segnare, e nonostante Mourinho a volte parlava di lui come di un giocatore importante, è sommessamente partito la scorsa estate. Addio con qualche polemica sul suo scarso utilizzo e il ritorno in patria. Veretout oggi gioca nel Marsiglia di Igor Tudor, ma è di nuovo al centro di polemiche.

Francia, scoppia il caso Veretout: chiamato ai Mondiali perché raccomandato?

Nonostante un rendimento non entusiasmante, è stato a sorpresa convocato dalla Francia per gli imminenti Mondiali in Qatar. Una chiamata che ha fatto discutere, con il quotidiano Le Monde che ha aperto un caso. Il calciatore è stato etichettato addirittura come raccomandato. Nel mirino il suo trasferimento la scorsa estate dalla Roma all’Olympique Marsiglia. Questo fu gestito dalla società di consulenza e management sportivo VV Consulting, fatta nascere dall’uomo d’affari russo ed ex presidente del Monaco, Vadim Vasilyev. Assieme lui lavora come “team manager”, Bachir Néhar, che è pure magazziniere della nazionale di Deschamps. Ecco perché la sua presenza ha portato all’ipotesi di un “conflitto d’interesse”. Veretout, al momento, non ha commentato le accuse e si è detto entusiasta della possibilità. Vedremo se sul campo saprà dimostrare di aver meritato la chiamata e di non essere un “raccomandato” vecchia maniera.

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