Spalletti non ha scuse: questa statistica dice che vincerà lo scudetto

Napoli dominatore in Serie A, il precedente delle “grandi” dice una sola parola: scudetto. Solo tre volte nella storia una squadra con 8 punti di vantaggio alla 14esima giornata. Ci riuscirono soltanto il Milan e la Juventus di Capello (nel 1993 e nel 2006) e ancora la Juve di Allegri nel 2019. Le tre big hanno gestito il vantaggio fino alla fine, ma per gli azzurri c’è l’incognita dei Mondiali. Tricolore vinto sempre da chi a questo punto del campionato aveva almeno sei punti sopra la seconda

Incredibile ma vero. Nessuno mai poteva immaginarlo. Il Napoli da solo al primo posto in classifica era un sogno che ci poteva stare, ma non con questo vuoto assoluto alle sue spalle. Vantaggio di otto punti sulla seconda, un abisso se si considera che siamo soltanto alla 14esima giornata. Perché non c’è solo la squadra di Spalletti che corre, che tira e che spinge a più non posso. Sono pure quelle dietro che “danno una mano”.

Tentennano, faticano, e anche se vivono un momento positivo sono a distanze siderali. 8 punti il Milan, addirittura 11 Atalanta e Inter. Insomma, un vuoto pneumatico che mette i brividi. Non solo ai tifosi azzurri, ma anche ai rivali. Basta pensare alle parole di Pioli, allenatore del Milan. «Otto punti sono tanti», ha detto dopo il pari con la Cremonese commentando il distacco abissale. Perché il Napoli corre e le altre camminano. Questo il motivo. E del resto un vantaggio così grande si è visto pochissime volte nella storia della Serie A: tre, per la precisione. Tre squadre avevano otto punti di vantaggio dopo 14 giornate.

Spalletti dovrà tenere conto di questi numeri

Una era quando c’erano ancora i 2 punti a vittoria, le altre due con le regole attuali. Il divario che ha oggi il Napoli sulla seconda è una è una primizia europea: nessuno ha un simile vantaggio. E si tratta anche della prima volta per la squadra azzurra. E chi è ci è riuscito in Italia ha sempre vinto il campionato. Lo fece il Milan di Fabio Capello nel 1993, così come la sua Juventus nel 2006 (scudetto poi revocato da Calciopoli) e ancora la Juventus nel 2019, con Allegri in panchina. Dominatrici all’epoca nei rispettivi campionati, con otto punti di vantaggio dopo 14 giornate. Un destino che sembra scritto? Forse, ma stavolta c’è l’incognita sosta dei Mondiali, problemi che all’epoca non si potevano nemmeno immaginare. Intanto la squadra di Spalletti è, assieme al Paris Saint Germain, l’unica ancora imbattuta in Europa in campionato, ed è reduce da ben 10 vittorie consecutive in Serie A.

Napoli, la statistica che lo “obbliga” a vincere lo scudetto

Vincendo contro l’Empoli al Maradona martedì Spalletti ha eguagliato Sarri e doman i con l’Udinese proverà ad allungare ancora, verso nuovi record e verso il primato assoluto di 13 successi di fila (sempre di Sarri, 2017: la stagione dei 91 punti). Però 13 vittorie consecutive sono già arrivate, se si somma anche la Champions League. Intanto il Napoli si gode il miglior attacco del campionato: 34 gol con 16 marcatori diversi e ben 9 reti arrivate dai subentranti. Primato, questo, che condivide con l’Udinese avversaria domani, ma non con le altre big dei cinque campionati europei, che non hanno una “panchina” così importante.

Il Napoli è primo anche in Champions League, con il miglior attacco: 20 gol. Spalletti si è tolto anche un altro sfizio: ossia quello di portare sul dischetto ben cinque rigoristi diversi. Anche in questo caso ci è riuscito solo il Napoli, in attesa di scoprire quello definitivo. Infine, la coppia Osimhen-Kvaratskhelia è la migliore d’Europa, con 14 gol. E pensare che entrambi hanno già saltato diverse gare per infortunio. E allargando il concetto chi a questo punto del percorso si trova ad almeno +6 sulla seconda, tutte le squadre con simili vantaggi hanno poi vinto il campionato.