Il nuovo allenatore della Sampdoria non ha impresso alcuna svolta: dopo la sconfitta col Torino ha detto: “Se il problema sono io me ne vado”
Una delle squadre più famose della Serie A sta vivendo una stagione orribile. Una sconfitta dietro l’altra, un calvario senza fine. Il cambio dell’allenatore non è servito a niente. La Sampdoria versa in condizioni terribili, procedendo speditamente verso una retrocessione che sarebbe clamorosa e inaspettata per un club dalla solida tradizione in massima serie.
L’ex allenatore Marco Giampaolo è stato cacciato dopo una serie di risultati negativi, ma il cambio in panchina non è servito a nulla. E’ arrivato Dejan Stankovic al suo posto. L’ex centrocampista di Inter e Lazio non ha impedito il crollo della squadra blucerchiata. Nella 14esima giornata la Samp ha perso malamente contro il Torino, di certo un avversario non irresistibile. Terza sconfitta consecutiva e penultimo posto in classifica. Ritmo da retrocessione, senza sconti. E i tifosi si chiedono che è venuto a fare Stankovic, visto che nulla si è risolto. Non è giusto colpevolizzare solo il tecnico, ma l’allenatore ci mette la faccia e spiega.
“Non posso dire nulla ai miei ragazzi. Non posso dire che non hanno dato il 100%, perché in realtà si sono impegnati al 120% – ha detto Stankovic – il momento è difficile, non li vedi tranquilli e sono confusi, ma non posso mettermi contro di loro. Abbiamo subito due reti per due mezzi errori. Dopo il primo errore ci demoralizziamo. Momento difficile, dopo sabato spiegheremo tutto”. La Samp è attesa da una gara cruciale contro il Lecce (che ha battuto l’Atalanta). Uno scontro diretto decisivo. “Sono pronto a fare qualsiasi cosa, non ho problemi a metterci la faccia. Sono felicissimo di essere in Serie A con la Sampdoria, ma se sono io il problema mi tolgo di mezzo – ha detto – non ho contro nessuno, ho solo contro me stesso. Non voglio polemiche e cercherò di isolare la squadra per prepararla bene e rispondere con orgoglio”. Stankovic ha dovuto pure fare i conti con l’espulsione, che a questo punto potrebbe costargli la presenza in panchina nella partita cruciale. Di certo non un ottimo modo per affrontare la delicata sfida.
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