Napoli-Udinese non sarà una partita scontata: la capolista ospita al Maradona l’unica squadra in grado di tenere il suo passo, almeno in una statistica davvero fondamentale.
Ultima fatica per le squadre di Serie A in questo 2022. Nel weekend che si sta avvicinando si giocherà il quindicesimo turno del campionato, l’ultimo prima della lunga pausa per i Mondiali. Una giornata importante, che farà chiudere con il “botto” questa prima parte di stagione stradominata dal Napoli. Da qualche settimana a questa parte, la squadra di Spalletti sta letteralmente volando, al punto da costringere gli addetti ai lavori a trovare un’antagonista all’altezza. E forse, tra le tante fin qui citate, potrebbe essere proprio l’Udinese, prossima avversaria degli azzurri, quella giusta.
Può sembrare paradossale, in un momento in cui, tra l’altro, la squadra di Sottil sembra in netta involuzione, per non dire in caduta libera, dopo un inizio di campionato folgorante. Eppure, ci sono ancora diversi numeri che confermano quanto sia straordinario fin qui il lavoro della squadra e del club friulano.
Mentre le “grandi” stentano, con una Juventus in ripresa ma più efficace che bella, un’Inter tornata “pazza” e un Milan in evidente crisi d’identità, senza dimenticare una Lazio altalenante, una Roma fragile e un’Atalanta confusionaria, l’Udinese infatti, anche se in difficoltà di gioco e risultati, continua a poter rivaleggiare con il Napoli su un dato, e non di quelli secondari.
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L’Udinese sfida la capolista: fuori i migliori
Si dice che il segreto per poter ambire a vincere qualcosa di importante, magari lo scudetto, sia soprattutto poter contare su una rosa profonda. La panchina lunga permette infatti agli allenatori di cambiare gli uomini senza perdere in qualità, facendo così riposare i migliori nel momento del bisogno. E se quella del Napoli quest’anno sembra una panchina di lusso, non è molto da meno quella bianconera dell’Udinese. Non lo dicono le sensazioni, ma i numeri.
C’è un dato che fotografa la situazione: il Napoli è la squadra in assoluto con più gol dalla panchina (ben 9), ma alle sue spalle c’è proprio la formazione di Sottil, per ora ferma a 6, davanti a squadre come Fiorentina e Inter. Cosa vuol dire questo? Che la rosa non dei friulani non è per nulla da sottovalutare.
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Insomma, la grande festa del Maradona di sabato pomeriggio ha tutti i crismi per potersi trasformare in una gara trappola per gli azzurri di Spalletti. Una squadra formidabile che quest’anno ha dimostrato però di avere la giusta mentalità per non prendere sotto gamba nessun impegno, nemmeno quelli apparentemente alla portata. Una lezione imparata, a prezzo nemmeno carissimo, lo scorso agosto nel pareggio con il Lecce.