Dopo un derby vissuto come al solito con ansia e tensione, arriva una storia che riappacifica i tifosi di Roma e Lazio: ecco la vicenda che ha commosso il mondo dei social.
Ci sono partite che difficilmente uniscono, che sembrano destinate a dividere. Molti derby rientrano in questa categoria, quello di Roma forse anche più di altri. Lo è sempre stato, divisivo, polarizzante, in grado di creare polemiche anche cattive e distruttive. Ancor di più da quando, su quelle panchine importanti, siedono personalità forti e ambigue come Mourinho e Sarri. Tra una critica e una frecciatina, però, proprio da Roma arriva una storia di amore e rispetto oltre i colori che fa stringere il cuore e regala speranze di miglioramento a un calcio spesso definito come “malato”.
Di malato, per davvero, in questa vicenda c’era un’altra persona, un ragazzo, giovanissimo, con un futuro davanti ma colpito da un male più grande di lui. Si chiama Giulio Luttazzi, ed è un tifoso della Lazio che nell’autunno del 2021, un anno fa, è stato portato in ospedale per aplasia midollare, una patologia grave.
Si tratta di un problema che impedisce al midollo osseo di produrre un numero sufficiente di cellule del sangue. Proprio per questo, estremamente pericolosa. Avrebbe potuto perdere la vita, avrebbe potuto non assistere al derby che abbiamo appena messo alle spalle, non fosse per una persona intervenuta nella sua vita per cambiargliela totalmente. Un medico, Giuseppe Palumbo. Fede calcistica: romanista.
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Un medico romanista salva la vita a un ragazzo laziale
Palumbo, pediatra del reparto di Ematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è stato l’artefice della guarigione di Giulio. Non a parole, ma nel concreto, lui gli ha salvato la vita. Certo, era il suo dovere. Non avrebbe potuto fare altrimenti. Ma è il rapporto che tra i due si è instaurato a sorprendere più di ogni cosa, un rapporto che andato oltre quello semplice di medico-paziente e oltre la rivalità sportiva.
Non a caso, i due hanno voluto andare insieme allo stadio alla prima occasione buona. E così, si sono fatti fotografare assieme, uno accanto all’altro, in tribuna durante il derby Roma-Lazio, sorridenti e orgogliosi, al di là del risultato.
Il finale più lieto di una vicenda che avrebbe potuto diventare drammatica, e che invece si è trasformata in una vera fiaba. Una storia che sarebbe bello potesse trasformarsi in un esempio per far intuire a molte persone che il calcio può unire, anche nelle divergenze, e che non può e non deve essere vissuto come una guerra, basato sull’odio.