Donnarumma fa lo sbruffone in vista del sorteggio, ma il PSG in Champions le ha sempre prese

Dopo la vittoria con la Juventus, il PSG ha scoperto di aver chiuso il girone al secondo posto: per Donnarumma il problema è degli altri, ma la storia dice che la Champions non è mai stata territorio amico per i parigini.

Vincere e scoprire di essere stati beffati. Un vero smacco per il PSG dei petroldollari e del trio delle meraviglie, Mbappé, Messi, Neymar, e del super-portierone Gigio Donnarumma, tanto forte quanto ‘sbruffoncello’. O meglio, ‘guappo’. Dopo la vittoria, peraltro non proprio meritata, a Torino con la Juventus, il PSG ha scoperto che il crollo del Maccabi con il Benfica ha consentito ai lusitani di superare i transalpini al primo posto del girone di Champions. Non proprio il massimo per chi ogni anno spende centinaia di milioni per dominare in lungo e in largo, riuscendoci raramente.

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Donnarumma PSG (LaPresse)

Dall’alto della propria superiorità e del proprio snobismo, il ricchissimo PSG non aveva fatto i conti con la voglia di impresa del Benfica, tra le squadre migliori di questa Champions. E così è andato a Torino a giochicchiare, portando a casa il massimo risultato con il minimo sforzo, convinto di avere il primo posto in tasca. Ma lo scippo, si sa, è sempre dietro l’angolo.

Così, intervistato da Sky Sport nel post match, Gigio si è detto a dir poco sorpreso per aver perso il primo posto. Dopo l’iniziale sgomento, ha però prevalso la sbruffonaggine tipica del personaggio, o se vogliamo l’autostima in eccesso, che gli ha portato a dichiarare: “Noi siamo tranquilli, è un problema degli altri“. Ma sarà davvero così, caro Gigio? Perché la storia dice altro.

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Gigio fa lo spavaldo, ma il PSG rischia grosso

Se c’è una cosa che il nostro Gigio nazionale, portierone azzurro dal talento indubitabile, dovrebbe ricordare, è che il PSG non è il Real Madrid. Economicamente forse è anche più forte, ma il blasone è un’altra cosa, e la storia ci dice che il club parigino, anche in questi anni più recenti, raramente ha fatto vedere cose sublimi in Champions.

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PSG (LaPresse)

Facciamo un breve excursus, giusto per rinfrescare la memoria al portierone. Da quando è stato acquistato dal fondo qatariota, il PSG ha messo insieme questi risultati in Champions: una sola finale nel 2020, annata molto particolare, fermata a lungo per il Covid; una semifinale nel 2021; quattro eliminazioni ai quarti di finale, tra 2013 e 2016; quattro eliminazioni agli ottavi di finale, di cui l’ultima lo stesso Gigio dovrebbe ricordarla molto bene.

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Nessuno a Parigi ha cancellato dalla propria memoria l’erroraccio con cui proprio Donnarumma ha consentito a Benzema di trascinare il Real Madrid alla vittoria al Bernabeu, nel match di ritorno degli ottavi di Champions, eliminando il primo super PSG guidato da Messi.

Insomma, vero che nessuno in prima fascia vorrebbe prendere i campioni di Francia, ma è altrettanto vero che un bagno d’umiltà non farebbe male a chi, fino a questo momento, non è che abbia mai raggiunto risultati indimenticabili in una competizione così prestigiosa e difficile.

A maggior ragione per via del fatto che l’urna potrebbe essere molto poco amichevole per il PSG, inchiodato dalle statistiche a un destino beffardo: ha grandi opportunità di incrociare il Bayern o, nella migliore delle ipotesi, il Napoli, ma potrebbe anche essere abbinato con City, Tottenham e Chelsea, non proprio squadrette. Le statistiche la mettono abbastanza al riparo solo dall’incubo Real e dal Porto. La domanda allora è una sola: quale sarà la vittima sacrificale dell’inarrestabile PSG quest’anno? Ai posteri l’ardua sentenza.

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