Vincenzo Montella, tecnico dell’Adana Demirspor, ha parlato alla Gazzetta dello Sport della chiamata in Nazionale di Balotelli:
Merito?
«Il merito è soprattutto suo. Ma questa è solo una tappa per quello che vuole fare, ovvero andare ai Mondiali, magari aiutando la Nazionale a qualificarsi. Ma un passo alla volta. È già una grande soddisfazione avere questa chiamata».
Felice?
«Lo sono. Quando ho saputo della convocazione non dico che è stato come la prima prima chiamata, ma quasi. So quanto Mario ci tenesse. Quando dissi che era ‘fissato’ non scherzavo».
Rivitalizzato?
«Abbiamo fatto un bel lavoro per riportare Mario a degli standard fisici importanti. A fine dicembre eravamo vicinissimi. Mi dispiace che poi il Covid lo abbia costretto a qualche settimana di inattività».
Qualità?
«Quelle sono come il cazzotto per il pugile: non si perdono. Mario calcia come sempre, è unico. Nell’ultima partita di dicembre ha segnato con un tiro da fermo da trenta metri. Sabato scorso dopo una sosta lunghissima ha fatto un gol e un’apertura di 40 metri per la rete di un suo giovane compagno, Akgun, che ha esultato omaggiandomi facendo l’aereoplanino. Abbiamo vinto 5-0 la partita».
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