Giovanni Simeone, attaccante del Verona, ha svelato un rito particolare alla Gazzetta dello Sport raccontando i suoi segreti.
Intervista a Simeone sulla stagione
Segreto?
«Ho imparato molto dalla meditazione».
In che senso?
«Quando medito entro in un’armonia tutta mia che mi permette di sentire il mio corpo. Un equilibrio che poi porto in campo».
Dove ha scoperto questo pratica?
«Stavo da solo a Genova, ed è una cosa che odio. Ho cominciato a rilassarmi sul divano prima di mettermi a letto. Una candela, l’incenso, e cercavo di controllare il respiro. Cerco di controllare emozioni e pensieri più e meglio di prima».
Soprannome Cholito?
«Oggi non mi disturba più essere chiamato così: capisco che chi usa questo soprannome pensa a me e non a mio padre, prima era fastidioso».
Gol alla Juve?
«Il gol da lontano che ho segnato alla Juve l’avevamo preparato in settimana: Casale che sale, Lazovic che mi passa la palla, io che tiro. “Fate così, ragazzi, e poi, tranquilli: è gol”, ci ha spiegato tutto lui».
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