Juventus: caso plusvalenze, ecco le prime intercettazioni: “C’è tutta m***a”

Il blitz, di ieri sera, della Guardia di Finanza ha messo paura alla Juventus. Ancora una volta, dopo Calciopoli, sono le intercettazioni a far rumore.
Come attestato dai pubblici ministeri della Procura di Torino nel decreto di perquisizione che ha fatto emergere l’inchiesta sui bilanci della Juve è emersa “espssa conferma in merito alla “gestione malsana delle plusvalenze”, voce di ricavo caratteristica della gestione sportiva
Il Corriere di Torino ha riportato alcune intercettazioni che sono state messe agli atti ‘macchina ingolfata‘.
“Proprio gli investimenti oltre le previsioni del budget e gli “ammortamenti e tutta la m**. che sta sotto che non si può dire.”. I conti della Juve sono stati tra le cause dello squilibrio economico e finanziario che ha portato la società Juventus spa ad essere appunto paragonata “a una macchina ingolfata” si legge.
In altre intercettazioni, viene identificato un modo di lavorare della Juve da più parti definito come il “meccanismo Paratici“: “Sono emersi, in più casi, riferimenti alla gestione Paratici, artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze” si legge.
Anche qui altre intercettazioni: “Hanno chiesto di fa’ plusvalenze” e ancora: “Che almeno Fabio, dovevi fa’ plusvalenze e facevi plusvalenze“
Ma il sistema Juve era noto a tutta la società: “Per quanto emerso dalle attività di ascolto, i vertici del cda della società bianconera, in primis il presidente Andrea Agnelli, erano consapevoli della gestione” si legge.
Juventus’s president Andrea Agnelli looks on during the Italian SuperCup TIM football match Juventus vs lazio on August 13, 2017 at the Olympic stadium in Rome. / AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)
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