Raspadori confessa: “Ecco dove vorrei giocare”
Giacomo Raspadori, attaccante del Sassuolo, ha parlato del suo momento in Nazionale nel corso di un’intervista concessa a la Gazzetta dello Sport:
“Faccio fatica a capire esattamente cosa sia successo. Sono tornato a casa, mi sono rivisto la partita e sembrava di sognare. Ma anche che è troppo importante lavorare ancora”.
Mancini cosa mi ha detto? “Mi ha detto ‘Goditi il momento e ricordati che per la carriera di un ragazzo sfruttare le occasioni è tutto’, io mi sto divertendo molto, se ti diverti, se vivi e giochi con il sorriso, anche la fortuna viene dalla tua parte”.
A chi somiglio? “Per fisico, tecnica e stile di gioco forse ad Aguero. Uno di quelli che ho studiato di più assieme a Tevez, Di Natale ma il mio idolo in campo è sempre Eto’o, generoso come pochi: quando un attaccante diventa un punto di riferimento per la squadra”.
9 O 10? – “9 come Vialli e 10 come Mancini? Ci può stare: mi piace come sintesi del mio gioco e mi rivedo in quell’abbraccio ad Euro 2020”.
Rimanere? “Mai pensato di andare via, mai avuti dubbi: per il mio percorso, in questo momento, penso sia la cosa migliore. Mi sono appena affacciato in Serie A e faccio parte della “Generazione S”, il rappresentare questo progetto: sono qui da quando avevo 10 anni, sono cresciuto assieme alla società, ho dei valori che mi sono stati trasmessi”.
Inter? “Sarei bugiardo se dicessi che non mi faceva piacere. Voglio crescere ancora ma ora sono a Reggio. Ma c’è il momento giusto per ogni ambizione”.
Futuro? – “Una cosa la vedo chiarissima: la volontà di continuare a sognare facendo quello che sognavo da sempre di fare. Mi piace molto. Mai prendere niente come un punto di arrivo: per me c’è questo alla base di tutto non solo del gioco del calcio”