Italia, Sirigu: “Ecco cosa dicevo nei messaggi prima delle gare”

Italia, Sirigu: “Ecco cosa dicevo nei messaggi prima delle gare”

Salvatore Sirigu, portiere della Nazionale e del Torino, ha parlato del suo ruolo da secondo nel corso di un’intervista concessa al Corriere della Sera:
Video motivazionali? “È cominciata quasi per caso, alla vigilia della gara con la Turchia. Ci stavamo cambiando e non sapevamo come sarebbe andata. Ho scritto alcune frasi sul telefono, le ho salvate. E poi ho deciso di inviarle”.
Contenuto?  “Veniamo da un anno e mezzo durante il quale il calcio è cambiato, per noi è già una vittoria entrare in uno stadio con i tifosi. Ricordiamoci che uniti eravamo più forti, e lo siamo sempre. E godiamocela, perché tanti vorrebbero essere al nostro posto. Ho cercato di tramandare principi e valori che mi son ostati dati anche da altri campioni frequentati in Nazionale”.
Donnarumma?  “Cosa gli ho detto prima dei rigori? Resterà per sempre un segreto tra me, lui e Meret, un altro giovane serio e sereno. Io non sono giovane e loro si fidano di me. Gigio ha umiltà e testa sulle spalle, perciò mi piace: i calciatori passano ma un uomo è per sempre. Erede di Buffon? Manteniamo toni soft. Gigi è l’unico che è rimasto così forte per generazioni”.
Razzismo? “Ci hanno dato dei razzisti: non si può. Qui c’è gente impegnata nel sociale, Nkoulou per me è un fratello. Abbiamo dimostrato di avere rispetto ma quello è un gesto che non è nato da noi, lo abbiamo rispettato”.
Messaggi oper la finale?  “Un messaggio spero toccante, ma anche libero e positivo. Ho detto a detto a tutti di sorridere. E ancora: siamo arrivati fin qui, non può che andare in un certo modo. Avevo ragione”.

LONDON, ENGLAND – JULY 11: Salvatore Sirigu and Nicolo Barella of Italy celebrate with The Henri Delaunay Trophy following his team’s victory in the UEFA Euro 2020 Championship Final between Italy and England at Wembley Stadium on July 11, 2021 in London, England. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
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