Ebrima Darboe, centrocampista della Roma ieri in campo contro il Manchester United, ha parato della sua esperienza in Italia e anche della sua infanzia nel corso di un’intervista concessa a Sky Sport dopo la gara contro il Manchester United.
Intervista a Darboe, all’esordio in Europa
«Avevo questo sogno fin da piccolo, di diventare calciatore, ma come sapete in Africa è difficile cominciare a giocare e arrivare ad un livello alto. Avevo un amico lì in Gambia, mi diceva: “Sei troppo forte, parla con i tuoi genitori, cerca di andare in Europa che là sicuramente potrai giocare in una squadra che gioca a calco a livello professionistico”. I miei genitori mi hanno aiutato un po’, ma non era facile avere i documenti con il visto. Così sono fuggito e sono arrivato in Italia portando con me due amici. Ho fatto un viaggio avventuroso, difficile, ma sono arrivato in Italia. E mi hanno messo subito a dormire in una casa famiglia. Dopo un anno ho conosciuto una scout, mi ha aiutato tanto, mi ha cambiato la vita. Grazie a lui sono stato bene, sono entrato nella sua famiglia perché avevo bisogno di una casa e di affetto, ero un bambino ed ho trovato tutti. Voglio dirgli grazie. Bisogna credere sempre nei sogni, se continua a provare puoi riuscire, lo dico ad i giovani ragazzi che vogliono giocare a calcio e non solo. C’è solo una strada, non mollare mai e avere pazienza».