Gianluca Petrachi, ex direttore sportivo della Roma, ha parlato ai microfoni di Gold Tv.
Conte alla Roma ? «Su questo tema non mi sembra giusto tornare. Con Conte siamo cresciuti insieme calcisticamente, in più era senza squadra, poteva succedere dico questo».
Società? «Pallotta ha fatto chiarezza su tutto, ha fatto anche nomi e cognomi. Nel mondo del calcio non si bada ai sentimenti. Era stata attaccata anche la mia persona. Qualcuno in maniera strategica voleva delegittimarmi».
Acquisti? «Faccio una piccola premessa. Quando fai una rivoluzione come quella a Roma, dove ho ceduto 16-17 giocatori e ne ho presi altrettanti, capita di sbagliare. Succede. Alisson sta rischiando la cessione al Liverpool, Klopp ha detto che non è più quello di prima. Capita a tutti ma dico a Pau Lopez di tirare fuori gli attributi, perché il calciatore deve avere anche quella personalità per uscire dai momenti difficili: se non ci riesce gli manca qualcosa per arrivare a un certo tipo di livello. Ma non dimenticate Spinazzola, Mancini, Smalling, Veretout: tra tanti giocatori va bene anche sbagliarne uno. Ci metterei la firma per un solo errore».
Miglior colpo? – «Per come è arrivato Villar, era un perfetto sconosciuto. Non ci sono squadre che hanno fatto un’operazione del genere da categorie inferiroi. Villar ha una grande intelligenza, è riuscito a tenere botta alle pressioni di Roma, forse aiutato dallo stadio vuoto».
