Napoli, l’ex medico De Nicola: “Vi dico io cosa è successo”

“Ho visto la partita e ho notato che Ghoulam è uscito molto sconsolato. Ma lui è un ragazzo fortissimo, spero che possa tornare presto i ncampo e dare il massimo. Mariani disse che non aveva mai visto una cosa così e di farlo correre, io gli dissi che il tempo passato era poco e serviva ancora un po’. Poi ci fu una frattura della rotula, non so a cosa fu dovuta ma poi ha giocato un campionato intero con Ancelotti e pensavo tra me e me che non era il caso di farlo continuare, cosa che poi non fu fatta. Il nostro vero lavoro è riuscire a capire queste cose, perché quando ti rompi un crociato hai la possibilità altissima di rompere l’altro. Facciamo l’ipotesi che Ghoulam abbia eredito dai suoi familiari, oltre alle doti di corsa, anche qualche debolezza magari nei legamenti. Allora è chiaro che se se ne rompe uno poi si rompe anche l’altro come a Milik”.

Sulla recidività della rottura dei crociati

“Io ho avuto tanti calciatori che dopo il primo crociato hanno recuperato anche il secondo magari stando meglio. Ghoulam ha avuto anche le fratture di rotula successiva e quella è una cosa che lascia un po’ perplessi. Io non credo che subirà lo stesso calvario. La rottura del crociato di ieri è una rottura che non è facilissima da prevedere.  Quando lo facemmo operare al primo ginocchio io dissi al dottore di vedere come stava anche l’altro. Io vorrei capire sempre il perché, potrebbe esserci anche una causa che non è la stessa”.