Amadeus, conduttore del Festival di San Remo, ha parlato della presenza di Ibra sul palco dell’Ariston alla Gazzetta
Intervista ad Amadeus su Ibrahimovic
«La mia ansia è più forte per il derby che per il Festival di Sanremo, davvero! Il Festival lo conosco, il derby è sempre un’incognita. Sono contento che i due club di Milano si contendano lo scudetto, mi aspetto una partita bella e combattuta, peccato la mancanza del pubblico, è un dispiacere grande, come per il Festival siamo tutti un po’ tristi».
Ibra in questi giorni?
«E’ pericoloso parlare con lui. È un campione pazzesco, ci ha segnato 8 gol, guai a stuzzicarlo prima di una gara come questa potrei infiammarlo, gli sfottò ce li faremo dopo. È il giocatore che temo di più, spero di batterlo, ma comunque vada sarà bello averlo con noi per Sanremo. Io lo sport lo intendo così, in modo british, mi piace giocare e fare le cose con leggerezza».
Che idea si è fatto dello scontro con Lukaku?
«Ibra non è razzista. Solo chi non ha giocato non capisce cosa significa avere l’adrenalina che scorre in certi momenti… sono due campioni fantastici».
Come si allenerà?
«I tempi sono cambiati. Zlatan è un grande professionista, è i fuoriclasse come lui imparano nel tempo a gestire il corpo. Ibra sa come organizzarsi, si allenerà in Riviera per tutta la settimana, meticolosamente come sempre, i tifosi stiano tranquilli. E’ un odi quei calciatori che che arrivano all’allenamento per primo e l’ultimo ad andarsene. Questo vuol dire che ha un’autodisciplina esemplare».
Non farà il pendolare?
«No, andrà a Milano mercoledì per la partita contro l’Udinese poi tornerà e resterà con noi per tutta la settimana».