“Se batto la Juve non mangio più cannoli”

Pasquale Marino, allenatore della SPAL che giocherà in Coppa Italia contro la Juventus allo Stadium ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Tuttosport.

Intervista a Marino sulla Juventus

Se riusciste nel miracolo di eliminare la Juventus?

«Se succede, sono disposto a rinunciare ai miei adorati dolci. Diciamo una settimana senza cannoli siciliani».

Voi come il Real in Spagna?

«Non ne ho ancora avuto il tempo, ero troppo concentrato sul campionato. Ma, tra oggi e domani, sicuramente ricorderò alla squadra anche questo esempio».

La Juve è un premio?

«Sicuramente è qualcosa di inaspettato. Contro il Sassuolo ci ha girato bene con loro che erano in dieci. Però la fortuna te la devi anche andare a cercare e noi siamo stati bravissimi da questo punto di vista: i ragazzi si sono sacrificati ed hanno passato il turno, ora proveremo a fare l’impresa».

A bruciapelo: firmerebbe per arrivare ai rigori?

«Dov’è la penna? Firmerei ora, non domani».

Ronaldo in campo?

«Per fortuna la Spal fino allo scorso anno era in Serie A e la maggior parte dei miei ragazzi sanno già cosa significa.  Però la Juventus ha tanti grandi giocatori».

Se domani Mattioli facesse un colpo dalla Juve, chi vorrebbe?”

«Farei due nomi: Cristiano Ronaldo e Dybala. A me piacciono calciatori di talento».

Chi erano i suoi idoli?

«Sono di Marsala e, come molti siciliani, sono cresciuto tifando per con la Juve e vedendo Bettega, Platini, Roby Baggio. Eppure…».

Eppure?

«Nei confronti con la Juventus sono in attivo. Io non sono abituato a tenere il conto delle vittorie ma i miei amici mi hanno detto di aver battuto quattro volte i bianconeri tra Udinese e Parma (tre sconfitte e un pari negli altri incroci) e mai l’Inter. Addirittura con i nerazzurri di Mourinho perdemmo per due volte nel recuperol».

Non affronta la Juventus dal 2012, quando pareggiò con il Genoa, cosa succede?

«Sono numeri impressionanti, mostruosi, che dimostrano quanto loro hanno vinto».

A quale dei quattro successi contro la Juventus è più legato?

«Quello del mio primo anno a Udine: 1-0, gol di Di Natale. Eravamo reduci dalla sconfitta per 5-0 con il Napoli e contro i bianconeri era dura ed invece arrivò una vittoria».

Quale?

«Quello del 6 gennaio 2011, nel giorno della Befana. Con il Parma battemmo la Juventus 4-1 e in quella gara Fabio Quagliarella si ruppe i legamenti del ginocchio e io ero molto dispiaciuto».

 

 

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