Maradona, l’investigare privato: “Era buono, ma faceva cose assurde”

Diego Maradona continua a far parlare di se. L’ex numero 10 del Napoli è stato spesso seguito dai club di appartenenze.
Era successo in azzurro, ed è successo anche al Siviglia.
Per questo motivo a  Vox Populi ha parlato l’investigatore privato ingaggiato dalla società spagnola per spiare il privato di Diego.
Il club spagnolo voleva verificare che Maradona non infrangesse troppo le regole e lo fece seguire.

Il detective assunto dal Siviglia per spiare Maradona: “Un uomo buono, ma faceva cose assurde per un atleta”

L’incarico fu affidato a Charlie che ha parlato di come segui Maradona e di cosa scoprì:
“Abitava in uno chalet dove c’era solo una via d’uscita. Quindi abbiamo messo una macchina e lo abbiamo pedinato facilmente. Quella casa era come El Corte Inglés. C’erano 18 o 20 tra italiani e argentini che passavano tutto il giorno.
Sono in strada da 30 anni e so che persone erano. Era un tipo di vita disastroso.
Maradona conduceva una vita non usuale per un atleta. Era un caro amico di uno di una steak-house argentina. Aveva circa 15 italiani, il suo manager e altre dieci persone che erano sempre con lui a non fare nulla.
Maradona era stupido a stare con loro ma era anche molto buono, il problema era che aveva un sacco di parassiti dietro di lui che gli volevano succhiare tutto”.
Poi l’investigatore riuscì ad infiltrarsi nel giro di Maradona con un escamotage.
“Sono riuscito a infiltrare alcuni amici nel clan. Così costruito una vera e propria trappola. Diego tornava alle cinque del mattino e alle dieci doveva fare allenamento”.
Una volta che la sua avventura al Siviglia stava per terminare il club tirò fuori tutto il materiale:
“Guarda, abbiamo questo, questo e questo. Non sei andato ad allenarti per questi motivi. Devo dire che loro hanno risparmiato 150 milioni di pesetas grazie a quanto ho scoperto io”.
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