Maradona, l’amico denuncia: “Ecco come lo hanno lasciato morire”

Maradona, l’amico denuncia: “Ecco come lo hanno lasciato morire”

Stefano Ceci, manager ed amico di Diego Armando Maradona, ha parlato al Corriere dello Sport della sua morte:

 «l’hanno lasciato morire da solo».

Questa la denuncia del suo ex agente:

«L’ho conosciuto bene a Cuba, ci sono sempre stato. Brutto vedere cosa succederà per la sua eredità. Non giudicatelo: zitti»

  Stefano Ceci che vissuto gli ultimi 20 anni al fianco del fuoriclasse argentino.

«Sono stato il suo manager ma anche amico. Che sinceramente gli ha fatto compagnia per vent’anni, abbiamo avuto confidenza il 20 ottobre del 2000, e sono sempre uscito di scena quando s’alzava il sipario. Ho una figlia che si chiama Mara Dona, sono due nomi che pronunci e ne viene fuori uno solo. Ho fatto un calcolo strano e temevo questo anno perchè Diego è nato il 30/10/60. Faccia la somma. Viene fuori 100, lo stesso risultato di 20-20 e 60, cioè l’anno in cui viviamo e la sua età. Temevo questo anno».

Perché questa ossessione di avvicinarlo?

«Io volevo conoscerlo, perché lo adoravo fin da piccolo, nell’84 io da quel momento non ho fatto altro che sfiorarlo, fino a quando Bigliardi, che era amico, me lo fece conoscere con il Napoli».

E’ stato a lungo un tifoso-nomade.

«Partivo in treno a mezzanotte per andare a vedere la partita e scavalcavo al San Paolo».

L’amico-manager nasce nel 2000.

«L’ho conosciuto bene a Cuba, gli sono stato a fianco sempre. Per andare ai Dorados, ci volevano ventisei ore di volo e cinque scali, partivo al giovedì ed arrivavo al sabato».

Sentiva che stava per finire…

«Mi ha mandato un video, recentemente: sembrava una candela e si stava spegnendo. I suoi sessant’anni sono stati in realtà centoventi, ha fatto tutto in libertà, poi c’è stato un crollo. L’hanno disintegrato anche psicologicamente con le baruffe della sua vita per l’eredità».

Veleni?

«Si è visto e sentito alla Casa Rosada, in queste beghe tra chi doveva stare al fianco del feretro e chi invece ne è stato tenuto lontano. Ora ci saranno tanti retroscena, è triste».

Caos?

«E nessuno vuole negarlo. E questo ha contribuito velocizzare il declino, ora figli e nipoti si scanneranno per la sua eredità».

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