Caos Tamponi, interviene Gravina: “Bisogna cambiare”

Caos Tamponi, interviene Gravina: “Bisogna cambiare”

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato a proposito del Protocollo e tamponi citando indirettamente il caso della Lazio ma anche i calciatori che non hanno potuto lasciare il ritiro dei loro club per andare in Nazionale.
«Io credo che per rendere il protocollo omogeneo per tutti basta leggerlo e applicarlo correttamente, vedo che diversi club si comportano in maniera difforme, chi lo fa viene deferito e poi porta le sue ragioni. Questo vale anche per il caso della Lazio, sulla quale la Procura sta mandando avanti la sua inchiesta per far chiarezza sull’argomento. Vedremo quale sarà l’esito di queste indagini, così come è avvenuto per altri casi che si sono verificati».
FLORENCE, ITALY – FEBRUARY 03: Marcello Nicchi president of AIA and Gabriele Gravina president of FIGC (R) during the “Panchina D’Oro Prize” award at Centro Tecnico Federale di Coverciano on February 3, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

FIGC contro ASL: ecco cosa succede

Dunque, per Gravina il protocollo è chiaro. Tuttavia sorge spontanea la domanda. Un’associazione (privata) come la FIGC può derogare alle leggi dello Stato? E’ questo quanto affermano le ASL che sostengono di operare in nome della Legge e non in nome di un’associazione come la Federazione italiana.
«Come Federazione abbiamo un concetto di base: vale a dire che speriamo tutto possa essere gestito in maniera differente. Come? Con la centralità di gestione dei tamponi. La Federazione ha fatto le sue proposte, diverse società hanno fatto altrettanto per cambiare queste norme. Non entro nel merito delle autonomie delle varie Leghe, ho auspicato mettendo a disposizione le nostre proposte di tutti i club italiani. L’auspicio è che ci sia una centralità che possa dare uniformità a tutte le squadre e anche tutte le Leghe».
Così il numero uno della FIGC in merito all’accaduto.
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