Coronavirus, Castellacci: “I medici vogliono dimettersi”

Coronavirus, Castellacci: “I medici vogliono dimettersi”

Ultime Coronavirus |  Enrico Castellacci, presidente dell’associazione medici del calcio, ha parlato dei protocolli per la ripresa dell’attività sportiva e delle iniziative delle squadre

L’ex medico della Nazionale ha pronunciato parole dure. Il responsabile sanitario dell’Italia campione del mondo nel 2006 ha rilasciato dichiarazioni forti nei confronti dei club. Quest’ultimi sono colpevoli di non volersi prendere le giuste responsabilità penali nei confronti dei propri calciatori.

NEUSTADT, GERMANY – MARCH 23: A doctor prepares himself at a roadblock for his mission at the quarantined village of Neustadt am Rennsteig in Thuringia state on March 23, 2020 near Neustadt, Germany. Local authorities announced the measure last night following the confirmation of 11 cases of COVID-19, the disease resulting from infection with the coronavirus, in Neustadt and the surrounding Ilm region. Confirmed cases of COVID-19 have topped 24,000 across Germany, and so far Thuringia, with approximately 250 cases, has seen a relatively low number of infections. (Photo by Jens Schlueter/Getty Images)

Le parole di Castellacci

“Abbiamo già allertato i legali della nostra associazione perché facciano le loro osservazioni dopo aver letto i protocolli. Mi sono arrivate diverse lettere, soprattutto da alcuni colleghi che lavorano in Serie B, questi sono volenterosi di dimettersi nel caso fossero queste le condizioni previste per la questione della responsabilità penale. I club si devono assumere le loro responsabilità per mandare i calciatori in campo.
Quello che bisogna fare è nominare dei medici competenti che vanno affiancati ai medici sportivi. In questo modo si potranno seguire le linee guida. In questo momento non c’è solo il calcio giocato ma che si tratta di una situazione difficile, da valutare con attenzione.
La quarantena? Si crea un grosso problema, se si fosse seguito il modello tedesco sarebbe stato più semplice. Loro hanno deciso di mettere in isolamento il giocatore contagiato, ed hanno anche fatto i tamponi necessari prima di riprendere gli allenamenti. Qui si pensa alla riapertura del campionato, ma non ne va esclusa una prossima chiusura di tutto in caso di nuove positività..
Non appena ricominciano le trasferte la percentuale di contagio potrebbero aumentiare. Basta un solo giocatore e si blocca tutto il campionato. Questo crea delle perplessità non indifferenti sulla vera volontà di andare di nuovo in campo, ci facciano capire se ne hanno voglia di ricominciare”.
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