Coni, Malagò: “La UEFA ha fatto scelte diverse, bisogna pensare alla salute”

Coni, Malagò: “La UEFA ha fatto scelte diverse, bisogna pensare alla salute”

Ultime CONI | Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato ancora della decisione di sospendere la Serie A per l’emergenza Coronavirus:
“Buon senso e responsabilità, fin da subito, ci hanno indicato la via. Altro non si sarebbe potuto fare che fermarsi. Poco fa ho parlato con Dorotea Wierer, campionessa di Biathlon che mi ha detto che l’ultima gara si terrà in Finlandia a porte chiuse, come si può spiegare tutto questo alla gente? Anche perché il problema non sono le porte chiuse, ma la salute degli atleti.
Ci dicono che non dobbiamo avere contatti e poi vogliono gareggiare? La risposta a questi interrogativi è e dovrebbe essere dettata soltanto dal buon senso”.
L’Italia ha dato l’esempio prima delle altre nazioni
“Assolutamente. Noi, di concerto con le istituzioni, siamo arrivati subito a questa conclusione. In questo momento così delicato lo sport ha l’obbligo, il dovere di fermarsi. 
Molti hanno fatto come noi, altri hanno agito diversamente. Non possiamo imporre, ovviamente, regole agli organi sovranazionali, ma la situazione è grave e tutti devono capirlo”.
La UEFA non ha deciso ed ha rimandato la scelta al 17 marzo:
“Non è una decisione di mia competenza. Io posso dire che sono rimasto stupito di come si è agito e di come non hannofermato le varie Coppe, ma – ripeto – non è un argomento su cui posso avere delle competenze dirette. Capisco che ci siano degli interessi, economici e sociali, ma una cosa viene prima ed è la salute”.
23 marzo Consiglio Federale e decisione sulla Serie A?
“L’auspicio? Che tutti i presidenti dei club, verso i quali nutro grande stima, ragionino in termini generali e non pensino solo ai loro interessi. E’ una situazione drammatica e bisogna ragionare così”.

LAUSANNE, SWITZERLAND – JUNE 24: Giovanni Malago, President of Italian National Olympic Committee speaks during IOC Announcement at SwissTech Convention Center on June 24, 2019 in Lausanne, Switzerland. (Photo by Robert Hradil/Getty Images)
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