Juventus-Fiorentina: la moviola di Tuttosport
Juventus-Fiorentina: la moviola di Tuttosport. Sono tre gli episodi chiave della partita, alla Juventus manca un rigore per il giornale di Torino. Ecco cosa scrive questa mattina Tuttosport in edicola.
Il primo episodio è il fallo in area di Igor su Cristiano Ronaldo:
Al 32′ Alex Sandro sta per crossare da sinistra e Ronaldo scatta per tagliare l’area e andare a smarcarsi sul secondo palo, mentre Igor, che si sta muovendo verso la linea di fondo, quando lo vede si blocca e allarga nettamente il braccio sinistro intercettando il portoghese in corsa, buttandolo a terra. Se il difensore viola si fosse limitato a bloccarsi sul posto forse ci sarebbe stato comunque il contatto e in quel caso avrebbe potuto essere interpretato come fortuito e non falloso. L’intervento col braccio sinistro però è chiaramente volontario e teso a fermare la corsa del bianconero: dunque da rigore. Pasqua non vede, il var Calvarese però dovrebbe richiamarlo.
Il secondo è il rigore concesso per fallo di mano di Pezzella:
Il secondo episodio è quello del 37’ del primo tempo, quando Pezzella devia con l’avambraccio sinistro un tiro di Pjanic. Pasqua lascia correre, ma stavolta Calvarese lo richiama e dopo aver rivisto l’azione l’arbitro decreta il rigore. Decisione giusta: è fallo
Il terzo rigore scatena le polemiche perchè è un decisione molto dubbia, ecco l’analisi:
Il bianconero cerca il dribbling e sposta il pallone col destro verso sinistra, il viola non riesce a intercettare la palla ma ne intuisce la direzione e prova a girarsi e scattare per raggiungerla prima dell’avversario. Nel girarsi, però, inizialmente protende entrambe le braccia verso Bentancur, poi allarga il sinistro e colpisce l’uruguaiano tra il petto e il collo e Pasqua fischia rigore. La differenza con il fallo di Igor è che in questo caso il movimento del braccio di Ceccherini può essere interpretato come un tentativo di prendere e difendere la posizione. (…) Il Var richiama Pasqua, per verificare il punto esatto del contatto e non per valutarlo: (…) l’arbitro conferma il fallo.