Milan, Allegri a Giampaolo: “Non farlo o ti spaccano”

Milan, Allegri a Giampaolo: “Non farlo o ti spaccano”

Ultime Milan |  Max Allegri, ex tecnico di Milan e Juventus, ha parlato nel corso di un’intervista concessa al Corriere della Sera:

“Sto rivedendo un grande ritorno del contropiede. Abbiamo seguito per vent’anni Guardiola equivocando. Guardiola raccontava solo la sua eccezione, non era un calcio per tutti. Devi avere Iniesta, Xavi e Messi. Noi abbiamo preso come lezione comune un argomento che riguardava solo loro”.
Il tecnico ha parlato del rapporto con Arrigo Sacchi.
“Quando sento Sacchi che parla di tenere il pallone e avere atteggiamenti propositivi non capisco cosa dica e mi arrabbio. Perché non dovrebbe essere propositivo giocare in verticale? Ho visto venti volte le partite di Sacchi, ricordo quella a San Siro in cui il suo Milan segnò cinque goal al Real. Giocava dritto per dritto. Era un Milan verticale, esattamente di contropiede, che non è facile da farsi ma quando riesce è un grande spettacolo”.
Il tecnico non ama molto le chiacchiere ed i ragionamenti:
“Oggi giro, vedo il calcio dei ragazzi, dei dilettanti, parlo con i loro allenatori e sento cose che mi spaventano, parlano come libri stampati, come le televisioni. Tutti filosofi? Se i filosofi sono bravi, perché no? Il problema è il risultato, cioè la realtà. Lo ottieni o no? Mancini ora è un’altra persona, è diventato severo, serio…Ora parla di calcio con tutti, gioca semplice. È un maestro. Mentre il nostro è un mondo di professori”.

Allegri su Giampaolo

In estate l’allenatore aveva dato un consiglio a Giampaolo:
“Questa estate ero a Pescara con Galeone e Giampaolo. Dissi a Giampaolo: “Marco, non ti do consigli, ma una cosa voglio dirtela. Sei al Milan, non è da tutti. Non fare una squadra di fighetti perché ti spaccano in due. Non è quello lo stadio per scherzare. Vuoi un fantasista centrale? Non è Suso. Ma Suso è un gran bel giocatore. Sintetizza, adattati. Il calcio è di tutti. Se non hai il regista che cerchi, niente ti vieta di giocare con due mediani nel mezzo”. L’importante è la qualità dei giocatori”. 
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