Ariedo Braida, ex dirigente rossonero, ha parlato di Francesco Totti nel corso di un’intervista concessa a cm.com
“Mi è bastato vederlo una volta di persona per capire che aveva talento. Poi non era scontato che arrivasse così in alto, ma sicuramente aveva grandi qualità. Gli spiegai che avevamo entusiasmo e un grande progetto. Portai anche una maglia del Milan per fargli dire di sì, era un modo per creare contatto e simpatia.
Qualche anno dopo a Kiev con Sheva funzionò. Perchè non venne al Milan? Il primo a voler rimanere è stato lui. Lo capisco, è legato alle sue origini come lo sono io. Prima non esistevano i cellulari e sarebbe stato più difficile comunicare con la famiglia, forse era il momento sbagliato. La cosa che mi ha colpito di più è stata l’umiltà e la semplicità. Erano persone alla mano, non c’era quella voglia di apparire come spesso succede oggi”.
Per Braida Totti avrebbe vinto molto di più ma questo non è bastato a convincerlo.
“Coma sarebbe cambiata la sua vita se avesse accettato? Sicuramente avrebbe vinto qualche coppa in più, gliel’ho detto più volte anche a lui ridendo. Qualche anno dopo ci abbiamo riprovato, ma non avrebbe mai lasciato la Roma”.
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