Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato nel corso di un’intervista concessa al Corriere dello Sport:
«Zapata ? Il suo era un problema di altura. In Colombia vive a 2000 metri, anche a Genova aveva avuto difficoltà. Dal gol al Bologna è stato un crescendo spaventoso. Ma non approfondisca il discorso mercato, già immagino. E il discorso vale per il sottoscritto».
Atalanta a vita? «Ho un contratto, sto benone, cosa dovrei risponderle? Non ha senso. Oggi non faccio più mutui. Il futuro è l’Empoli lunedì, poi la Fiorentina e la Ànale di Coppa Italia. Il mio step è il 15 maggio. Inutile pensare a cosa accadrà tra due mesi, quattro o dieci».
Gasperini ha poi parlato della sua esperienza in panchina e della lotta per un posto in Champions League:
«Lottiamo contro corazzate. Ma se Milan-Lazio finisse pari, è un esempio, si rimescolerebbero ancora le carte».
Lei è un maestro. «Parola grossa, etichetta opinabile. Però, l’altra sera…
Nuovo Gasperini? Mi vengono in mente De Zerbi e Inzaghi». Simone? «Anche Pippo. Ma dalla sera alla mattina cambia il mondo: le analogie non servono, conta la quotidianità».
Come abbiamo preso Motta e Milito a Genoa? «Sono stato fortunato, ho conosciuto Dario (Canovi). Perché poi da lui abbiamo preso Thiago Motta ai tempi del Genoa. Lo consideravano un ferro vecchio, rotto. Lo acquistammo a mercato chiuso, da svincolato. Fino a dieci minuti prima avevo riÀutato i centrocampisti che mi proponevano ribellandomi “ma sono davvero migliori di Milanetto e Juric?”. Ero insopportabile. Preziosi ha avuto l’intuizione su Thiago, io me lo ricordavo addirittura da terzino destro».
Impossibile. «La Juve mi mandò a osservarlo, era un ragazzino e giocava proprio in quel ruolo. In mezzo erano troppo forti, Xavi e dintorni, per decidere di dare spazio a lui. Poi me lo sono ritrovato a Genova, la restaurazione. Lui e Milito, più Palacio: tripletta fantastica, cartoline nitide che tengo in tasca. Preziosi fremeva per riprendere Milito dal Real Saragozza, ricorda la storia del contratto lanciato a mercato chiuso?».
Una genialata. «Il presidente era pazzo, voleva l’attaccante e non si dava pace. Quell’attaccante, il Principe. Sbloccò all’ultimo dopo mille rilanci. E friggeva perché pensava di non riuscire a depositare».
Lutto nel mondo del calcio, si è spento a soli 25 anni: la dinamica dietro…
Un giocatore forte e che andrà in scadenza di contratto è conteso da Inter e…
Dramma su un campo da calcio: il giocatore si è fatto male e ha chiesto…
Se Roberto De Zerbi dovesse chiedere di andare in qualche big club il Brighton non…
L'influencer Ludovica Pagani, fidanzata di Stephan El Shaarawy, ha postato l'ennesimo scatto su Instagram che…
L'Inter continua nella corsa in campionato, ma non perde comunque di vista il mercato: un…