Cagliari, arrestato Davide Sau: ecco cosa ha combinato

Cagliari, Davide Sau finisce in manetta

Cagliari, arrestato Marco Sau. Il fratello dell’attaccante era in posseso di armi, esplosivi, munizioni e droga per conto di una banda che aveva nel mirino un sequestro-lampo di una persona.

Sarebbe questa l’accusa mossa dagli investigatori che questa mattina hanno arrestato Davide Sau, 33 anni, fratello dell’attaccante del Cagliari Marco Sau.

L’uomo, che era da tempi agli arresti domiciliari, è ora rinchiuso nel carcere di Uta.

La polizia di Cagliari stava cercando il covo dei tre banditi arrestati sabato scorso in un blitz che ha mandato all’aria i loro piani.

La banda aveva proggettato di sequestrare il titolare di due noti ristoranti di Cagliari, Alberto Melis.

Una volta bloccato i banditi volevano costringerlo ad aprire la cassaforte e consegnare soldi e preziosi tenuti sotto chiave.

Dopo gli arresti di Michele Pili (41 anni, Aritzo), Mario Calledda (38, Sorgono, residente a Sestu) e il cagliaritano Angelo Pisano (46), sabato sera, le indagini sono proseguite.

Le stessa hanno poi  portato al quarto uomo, Davide Sau. Ora la sua abitazione è stata perquisita e messa sotto sequestro: nell’appartamento nel popoloso quartiere di Is Mirrionis, non è stato trovato nulla, ma nel garage la Polizia ha recuperato un piccolo arsenale.

Il fratello dell’attaccante Marco Sau nascondeva: una pistola Beretta con 8 proiettili; una pistola Bruni con la canna modificata e un caricatore con 4 proiettili; 37 cartucce calibro 7,65, 52 calibro 9×21 eb calibro 380.

Ma non è finita perchè sono stati anche scoperti e sequestrati tre chili di marijuana, oltre un chilo e mezzo di esplosivo, usato per lavori di sbancamento nelle cave, vari caschi da motociclista, indumenti per il travisamento, guanti, fascette da elettricista, diverse targhe di veicoli e anche di moto della Polizia municipale, tutte rubate. All’interno dell’abitazione è stata trovata anche una statuetta in pietra della Dea madre, verosimilmente riconducibile all’era neolitica.

Ora il 33enne deve rispondere di detenzione illegale di materiale esplosivo e molto altro.

Impostazioni privacy