Juventus, Agnelli: “Credo nella giustizia. Scudetti? A casa mia espongo quello che voglio”

Juventus, Agnelli: “Gli Scudetto sono 36, lo stadio è nostro facciamo come vogliamo”

Juventus’s president Andrea Agnelli looks on during the Italian SuperCup TIM football match Juventus vs lazio on August 13, 2017 at the Olympic stadium in Rome. / AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

Notizie Juventus: Agnelli si contraddice. Il presidente bianconero prima afferma di credere nella giustizia, poi quando gli viene chiesto conto degli scudetti ammette: “Per me sono 36 gli scudetti.

In realtà quelli ufficiali dei bianconeri sono 34. 43 riconosciuti dalla Federazione dopo la condanna per i fatti di Calciopoli.

36 invece sono gli Scudetti per il club bianconero che non manca di ostentarli all’Allianz Stadium. Una situazione che continua a far discutere, soprattutto dopo l’ultimo intervento del Presidente su Report.

Nonostante la sentenza post Calciopoli dunque la Juventus continua a contare 36 scudetti, mettendo dentro anche i due sottratti dalla giustizia sportiva.

Il numeo campeggia bene in vista in diversi punti dell’Allianz Stadium la casa dei bianconeri e che crea spesso qualche imarazzo.

“La Juventus rispetta le sentenze, infatti nel 2006 abbiamo giocato in serie B. Ma è chiaro ed evidente che nel nostro stadio esponiamo le foto (il riferimento è a quella dei 36 scudetti, ndr) che più piacciono”.

Tuttavia prima il presidente aveva dichiarato a riguardo del caso Report, sull’inchiesta giornalistica sui rapporti tra ultrà e ‘ndrangheta. Agnelli ha parlato di “fatti acclarati in ogni sede”, chiarendo che:

“La Juve è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi: il primo per aver venduto biglietti superiori al limite consentito dalla legge Pisanu. Il secondo per aver fatto entrare striscioni all’interno dello stadio. Il security manager Alessandro D’Angelo però non ha mai fatto entrare striscioni allo stadio nel derby del 2013. Dopo i fatti in questione, Juve rispetta alla lettera la legge e non accetto altre insinuazioni”.

Agnelli sulle parole di Cairo e sugli striscioni di Superga

Questa mattina Agnelli aveva anche parlato degli striscioni entrati allo stadio e inneggianti alla strage di Superga:

“Sentirò Cairo, ci siamo già scusati per gli striscioni. L’ho cercato questa mattina e non poteva, lui mi ha scritto lui durante l’assemblea. Ci sentiremo senz’altro in giornata, ma credo che sarà felice anche lui di avere da parte mia una ricostruzione corretta dei fatti, ci siamo scusati immediatamente occasione dell’esposizione di quegli striscioni. Sono assolutamente sereno, i responsabili di quello striscione stanno altrove”.

 

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