Ibrahimovic rifiuta la convocazione per l’All Star Game: squalificato per un turno

Zlatan Ibrahimovic vuole fare di testa sua, sempre. Difficile che un allenatore lo metta sotto torchio o riesca a controllarlo: un campione così segue soltanto il proprio istinto. Ecco allora che lo svedese è stato spesso considerato come un possibile elemento dannoso per lo spogliatoio, ma la sua presenza è sempre stata decisiva. Campionati vinti ovunque sia stato, ma in Europa la Champions League è sempre sfuggita come una maledizione. La nuova avventura in MLS ha generato tante polemiche: dalle dichiarazioni scomode fino al rifiuto per la convocazione nell’All Star Game. Quest’ultima era una partita da disputare la notte tra l’1 ed il 2 agosto (ora italiana) tra le stelle del campionato americano e la Juventus. Zlatan ha preferito evitare il match a causa dei tanti impegni ravvicinati. Il regolamento, però, è severo: non accetta la convocazione,  dovrà essere obbligatoriamente assente anche nella gara successiva del proprio club.

Zlatan non l’ha presa bene

I Los Angeles Galaxy hanno pagato caro l’assenza di Zlatan con una sconfitta: 2-1 contro i Colorado Rapids. Ibrahimovic non l’ha presa benissimo: “Questa squalifica è ridicola. Non commento, possono fare quello che vogliono. Io vengo da un mondo diverso, quello reale. Rispetto la decisione della MLS, ma mi dispiace non poter aver aiutato i miei compagni di squadra. Sono loro a perderci, non mi importa”.

La prossima gara sarà contro il Minnesota, domani notte alle 04.30 (ora italiana). I Galaxy potranno contare su Ibrahimovic, nuovamente in campo e pronto a dimostrare che questo campionato ad aver bisogno di Zlatan. Non il contrario. L’obiettivo è salire in classifica: tre punti in più permetterebbero un balzo in avanti rispetto all’attuale quinto posto.