Chelsea, clima teso per Sarri dopo la sconfitta: dai tabloid agli hashtag sui social

Il Chelsea ieri pomeriggio ha fallito l’esordio ufficiale nella nuova stagione. Una sconfitta per 2-0 contro il Manchester City nella finale di Community Shield: Pep Guardiola porta a casa il trofeo, soltanto amarezza per Maurizio Sarri. L’ex allenatore del Napoli accarezzava già l’idea di poter alzare il primo trofeo della propria carriera, tanti tifosi partenopei tifavano per lui ma non è bastato. La superiorità dei Citizens ha avuto la meglio, un Sergio Aguero in grande forma ha deciso la gara con una splendida doppietta. Una sconfitta pesante, avvenuta in un match importante, che ha scatenato le prime critiche all’indirizzo del tecnico italiano. Altro che sorrisi, Maurizio deve fare i conti con le polemiche innescate dai tabloid.

English Premier League side Chelsea’s manager Maurizio Sarri speaks during a press conference at Optus Stadium in Perth on July 20, 2018, ahead of their friendly football match against A-League football club Perth Glory on July 23. (Photo by Greg Wood / AFP) / — IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE – STRICTLY NO COMMERCIAL USE — (Photo credit should read GREG WOOD/AFP/Getty Images)

Mozziconi di sigaretta e hashtag sui social

Il noto ed autorevole tabloid The Sun non è stato leggero con Maurizio Sarri, pubblicando una sua foto in panchina mentre mastica un mozzicone di sigaretta. “Cosa fa Maurizio in panchina?” Questo il titolo interrogativo, mentre il sottotitolo spiega come il mister abbia approfittato del break per bere per “mettere qualcosa tra le labbra”. L’ex Empoli non è proprio l’ideale di gentleman britannico, ma questo si sapeva già anche Oltremanica. Alcuni tifosi Blues, invece, hanno attaccato l’italiano sui social: lanciato l’hashtag #SarriOut. Migliaia di tweet in poche ore per chiedere l’esonero dell’allenatore dopo appena una gara ufficiale. Una sconfitta che brucia e che è costata un trofeo, ma le squadre di Sarri non riescono mai a carburare bene nelle prime settimane. Lo stesso tecnico ha ammesso di non sapere quanto ci vorrà perché la squadra impari gli schemi che richiede per il gioco che ha fatto innamorare l’Italia e non solo.

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