Ventura si è pentito: “La Nazionale è una scelta che non rifarei”

Gian Piero Ventura è tornato a parlare, mesi dopo il disastro che ha impedito alla nostra Nazionale di qualificarsi per il Mondiale di Russia 2018. La Francia ha trionfato, addirittura la Svezia è riuscita ad andare avanti: la Svezia che ci ha eliminato e orfana anche di Zlatan Ibrahimovic. Il tecnico oggi vive da disoccupato e ha raccontato questo momento ai microfoni di RMC Sport: “Vivo questo momento con un po’ di rabbia e di sorpresa, nel senso che negli ultimi 20 anni sono sempre stato in ritiro, per la prima volta mi ritrovo in attesa. Ho una voglia feroce di riprendere e dare delle risposte sul campo, per tutto quello che c’è stato. Spero accada il prima possibile. Cambierei tutto ciò che è accaduto dopo la partita con la Spagna. Poi è successo qualcosa di inimmaginabile. Mille errori da parte mia, non ho letto ciò che stava succedendo. Fino alla Spagna ero felice di fare questa esperienza, che fino a quel momento era stata positiva. Probabilmente farei meno errori.

Capitolo Nazionale

Ventura si è pentito dell’avventura in Nazionale, non ha dubbi e se potesse tornare indietro:Non accetterei più quella offerta, ho capito che non è il mio lavoro. Ho bisogno del contatto giornaliero con i giocatori. Ferisce la scorrettezza e l’offesa personale, le cose non vere, non le critiche, che ognuno deve accettare. Raccolgo i cocci ma con la voglia di riprendere da dove avevo lasciato. Ora un in bocca al lupo a Mancini, che possa avere giocatori che possano diventare lo zoccolo duro di questa Nazionale. Nessuna rabbia per la Nazionale, ma per quello che potevo essere e non sono stato”.

COMO, ITALY – NOVEMBER 12: Head coach Italy Gian Piero Ventura (L) and Gianluigi Buffon chat with the media during the Italy press conference at Appiano Gentile on November 12, 2017 in Como, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Dove sarebbe arrivata l’Italia?

Un what if davvero interessante: cosa avrebbe potuto fare l’Italia in Russia? La risposta di Ventura è chiara: “Nessuno potrà mai dirlo, ma il campionato ha detto che c’è diversità tra le parole e i fatti. Tutti dicevano di prendere esempio dalla Germania, ma poi è uscita al primo turno. Stessa cosa per il Brasile. Ho capito che incide molto una delegittimazione, vedi l’Argentina con Sampaoli, non mi ha sorpreso che sia uscita dopo poco. Mi auguro che l’Italia torni subito in cima”.

Impostazioni privacy