Furia Zamparini: “Sentenza vergognosa a favore del Parma, farò ricorso”

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini è una vera e propria furia. Il patron ha commentato in maniera dura ai microfoni del Corriere dello Sport la sentenza che ha inflitto al Parma soltanto cinque punti di penalizzazione in Serie A. Emanuele Calaiò è stato squalificato per due anni a causa dell’sms inviato agli ex compagni dello Spezia. Ecco il rabbioso commento del numero uno rosanero: “È accaduto quello che prevedevo sulla base della richiesta della Procura federale. Temevo che facessero passare il comportamento di Calaiò come uno scherzo. E’ una vergogna, in appello dovranno ripartire da quei tre punti. Sono stati talmente stupidi da riconoscere l’esistenza di un reato e poi hanno sbagliato la pena. Voglio vedere come faranno a dire che non è successo nulla. Hanno ammesso il reato, senza però dare alla società una sanzione adeguata su Spezia-Parma, la partita del reato. Assurdo. La penalizzazione andava scontata nel campionato appena concluso, non in Serie A”.

Pronto a fare ricorso

Zamparini è più agguerrito che mai, pronto a fare ricorso per capovolgere la sentenza: “In appello sono sicuro che la sentenza sarà ribaltata, altrimenti farò causa al Parma per 50 milioni di danni. Alla fine hanno riconosciuto la colpevolezza, no? E c’è anche la questione di Ceravolo che non ha presentato il telefono perché smarrito, guarda caso, proprio il giorno dell’audizione. In appello vinciamo noi, non possiamo fare schifezze fino alla fine. E’ tutto pronto per il ricorso, poi vedremo se sarà necessario andare al terzo grado. Quando ho letto le richieste mi sono messo a ridere. Ora, vogliono farci passare per fessi. 5 punti di penalizzazione in Serie A per una squadra che ha falsificato una partita di B è una sentenza folle, in più il Parma è stato chiamato a rispondere per responsabilità oggettiva, non diretta, una cosa del genere non esiste. Calaiò giocava per il Parma e il risultato non gli interessava per una scommessa, interessava al Parma per andare in A”.

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