Finale Mondiali, Francia-Croazia: Mandzukic ci ha creduto, quella di Lloris non è solo una ‘papera’

Mario Mandzukic è stato sicuramente protagonista in questa finale dei Mondiali 2018. Francia-Croazia è stata una partita molto affascinante: tanti gol, tanti colpi di scena. E non sono mancate le papere. Quella di Lloris, beh, ha fatto ridere un po’ tutti di gusto. Non possiamo negarlo, in tanti abbiamo pensato a Karius che si giocò la finale di Champions League con tutti quegli errori uno dietro l’altro.

Quando il carattere fa la differenza

Non è così semplice trovarsi nei panni di Mario Mandzukic questa sera. Siamo alla finale dei Mondiali, la partita più importante della sua carriera. Dopo 18 minuti in cui si vede in campo solo la Croazia, arriva il suo autogol. Attenzione, però: autogol che non è figlio di ingenuità o disattenzioni. Solo un episodio sfortunato, molto sfortunato. Una volta saltato, Mario ha toccato la palla con la punta dei capelli e ne ha modificato un minimo la traiettoria. Il carattere di Marione fa la differenza perché non si è buttato giù neanche un attimo. E, con quel carico di responsabilità, a chiunque sarebbe crollato il mondo addosso. No?

E invece lui continua a correre e macinare metri e metri di campo, senza mai fermarsi. Continua a crederci. Anche quando sul 4-1 corre dietro alla palla per ben 60 metri. Arriva a fare pressing su Lloris e la sua caparbietà gli dà ragione. Il portiere prova il dribbling, sbaglia, Mario insacca. Così, il risultato passa da 4-1 a 4-2. Non chissà quale differenza, ma almeno lui non ha smesso di crederci.

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