Croazia, Rebic non vuole la maglia di Messi: “Gli sono passato vicino, ma ho lasciato perdere”

Ante Rebic è stato uno dei protagonisti della partita tra Argentina e Croazia. Una partita sicuramente difficile da digerire per i tifosi della Seleccion. Rebic è stato tra quelli che hanno inflitto più dolore ai ragazzi si Sampaoli. Già, perché fu proprio lui ad aprire le marcature sfruttando quell’errore blu di Caballero. Non una partita da ricordare. Anzi, quella sera sarebbe stato meglio non scendere affatto in campo. L’Argentina si è vista incapace di reagire ed è caduta sotto i colpi degli avversari che non li hanno risparmiati sotto nessun punto di vista.

Maglietta rifiutata

Gli è passato davanti a fine partita, ma niente. Non ha voluto chiedergli la maglietta, così ha cambiato strada e proseguito verso gli spogliatoi. Perché il croato non ha voluto la casacca di Messi? Ce l’ha spiegato proprio lui.

Croatia’s forward Ante Rebic celebrates after scoring as Argentina’s defender Gabriel Mercado reacts during the Russia 2018 World Cup Group D football match between Argentina and Croatia at the Nizhny Novgorod Stadium in Nizhny Novgorod on June 21, 2018. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE – NO MOBILE PUSH ALERTS/DOWNLOADS (Photo credit should read KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)

Prima ho pensato di chiedere la maglia di Messi per fare un favore a un mio amico che è suo fan – ha raccontato nell’intervista rilasciata a ‘Goal.hr’ -. Poi ho cambiato idea… perché l’ho fatto? Non m’è piaciuto l’atteggiamento che hanno avuto gli argentini dopo la partita che avevano perso. Ho avuto una brutta impressione di loro e allora ho deciso che la maglia se la poteva tenere…”

“La loro mancanza di fairplay mi ha sorpreso in negativo – ha aggiunto Rebic –. Per non parlare delle loro provocazioni. Bisogna anche saper perdere e congratularsi con i vincitori a fine partita. E loro non lo hanno fatto”.

Che fine farà l’Argentina?

Per quanto poteva sembrare la favorita a questi Mondiali di Russia 2018, l’Argentina adesso si ritrova ad essere l’unica big più in bilico di tutte. Certo, il discorso ‘qualificazione’ è ancora aperto anche per Brasile e Germania, che però possono ancora decidere tutto. Una situazione non proprio rosea per l’Albiceleste che negli ultimi giorni ha anche fatto trapelare qualche indiscrezione relativa ad un certo malumore all’interno degli spogliatoi e nei confronti del tecnico, Sampaoli.

 

 

 

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