La Serie A si conferma una giungla per gli allenatori. Maurizio Sarri due giorni fa ha perso la panchina del Napoli dopo un secondo posto ed uno scudetto sfiorato, al suo posto il grande ritorno in Italia di Carlo Ancelotti. Roberto Donadoni ieri ha salutato il Bologna dopo quasi tre anni: il ciclo si è esaurito con un esonero tra critiche forse ingenerose e salvezze tranquille. Difficile riportare la squadra rossoblù agli splendori di un tempo, ma i tifosi non vogliono più lottare per la salvezza. Oggi è il turno di Igor Tudor: chiamato all’Udinese per rincorrere una salvezza che sembrava lontana, ma raggiunta grazie alle vittorie finali con Verona e Bologna. L’obiettivo non è bastato perché – riferisce Sky – la dirigenza friulana ha voluto dare una scossa all’ambiente cambiando di nuovo allenatore. Un esonero, nonostante il tecnico abbia ancora un anno di contratto.
Cesare Prandelli è pronto a tornare in Italia dopo l’avventura all’Al Nasr di Dubai. Otto anni dopo dal suo addio all’Italia, quando allenava la Fiorentina. In seguito c’è stata la Nazionale da raccogliere dopo il disastro del Mondiale 2010 e il pellegrinaggio all’estero tra Galatasaray, Valencia e appunto Al Nasr. L’Udinese ha già comunicato a Tudor e al suo staff la decisione, si attende soltanto il comunicato ufficiale. Delneri, Oddo, Tudor e adesso Prandelli: nel giro di una stagione possono cambiare tante cose (e tanti allenatori).
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