Mohamed Salah si prepara alla finale di Champions League di domani sera a Kiev contro il Real Madrid. Una sfida che vale non un’intera stagione, di più: c’è la possibilità di fare la storia. Il Liverpool vuole la sesta Coppa dei Campioni, i Blancos la tredicesima. I Reds con i cinque trofei in bacheca sono già la squadra inglese ad averne di più, ma l’occasione è troppo grande per non provare a portare a casa il trofeo. Non sarà certamente facile e Momo lo sa bene: “Non so cosa dire esattamente, ma vincere la Champions League è diverso. Un’impresa eccezionale. Giocare in finale è – rivela ai microfoni della Uefa – un sogno che diventa realtà. Tutti sono entusiasti in città e nel club. Ricordo due anni fa quando tornando in Egitto guardai la finale e vidi l’atmosfera che si respirava.
Il Real Madrid è il club che ha vinto la coppa più volte di tutti. L’hanno vinta tre volte negli ultimi quattro anni pertanto hanno molta esperienza. Questa però è una partita secca quindi dovremo solo concentrarci e non pensare a nulla del passato. Quando scendi in campo, si gioca in 11 contro 11″.
Decisione a sorpresa
Si gioca in undici contro undici, ma sfidare certi campioni non è facile per nessuno. Bisogna essere al meglio, ecco allora che Salah ha deciso, almeno per il momento, di interrompere il digiuno dovuto al Ramadan. Secondo la festa islamica, infatti, nessun fedele può bere dall’alba al tramonto. Un atleta sempre in movimento come l’egiziano avrebbe fatto troppa fatica in campo. Questo match può svoltare la sua carriera, da qui la decisione a sorpresa annunciata dal fisioterapista Rubén Pons a El Transistor de Onda Cero: “Per quanto ne so a Marbella ha fatto il Ramadan, ma per questi giorni è stato stabilito un piano. Giovedì, venerdì e il giorno della partita non lo farà, quindi non lo influenzerà, dopo la finale lo riprenderà“.
Rubén Pons: "El Ramadán no va a afectar a Salah. No lo ha aplicado ni hoy ni mañana" https://t.co/qOUTSAJFwY pic.twitter.com/HyMsMU7LFO
— El Larguero (@ellarguero) May 25, 2018