La Nazionale italiana è andata incontro ad una rifondazione dopo il disastro della mancata qualificazione al Mondiale di Russia. Ventura come commissario tecnico è soltanto un ricordo, Gigi Di Biagio non è riuscito a convincere la Federazione nelle poche amichevoli avute a disposizione. La Rivoluzione azzurra è cominciata con il commissario della Federcalcio Fabbricini e il vice commissario Costacurta, intenzionati a dare una svolta al nostro calcio. I principali nomi per la panchina dell’Italia sono stati fin da subito Carlo Ancelotti e Roberto Mancini.
L’ex Milan ha rifiutato l’opportunità di guidare gli Azzurri, ecco allora che la FIGC ha virato sul tecnico ex Inter e Manchester City. Proprio il commissario Roberto Fabbricini ha fatto il punto sul CT ai microfoni dell’Ansa: “Ieri c’è stato un incontro tra il vice commissario Costacurta, il team manager azzurro Oriali e Roberto Mancini che ha dato la disponibilità a risolvere il rapporto con lo Zenit e a fare il CT della nazionale. Siamo rimasti d’accordo che cominceremo a parlare di cifre e dei dettagli il 13 maggio, a conclusione del campionato russo.
Ci tengo a dire – spiega Fabbricini – che non c’è nulla di deciso. Con Mancini chiariremo che la Federcalcio ha un budget per quel ruolo e non intende derogare, e con lui occorrerà parlare anche della filiera dei tecnici azzurri (quelli attuali sono in scadenza tra giugno e luglio) che noi vorremmo fossero concordati con il futuro CT. Ribadisco, lui si è detto disponibile, dal 13 entreremo nello specifico”.
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