Buffon omaggia Astori: fantastico gesto del portiere dopo il Tottenham

La scomparsa di Davide Astori ha scosso tutto l’ambiente del calcio italiano ed europeo. Un minuto di silenzio ha avvolto i campi della Serie A, della Champions League e di Europa League. Un dolore che non ha riguardato soltanto Firenze, ma ha coinvolto ogni formazione. Davide era diventato il capitano di tutti, capace di unire tifoserie rivali oltre i colori. In occasione del suo funerale, la delegazione bianconera è stata quella più applaudita dai tifosi della Fiorentina presenti. I calciatori della Juventus, in particolare Gigi Buffon e Federico Bernardeschi, hanno accusato di più la perdita. Compagno di Nazionale il primo, di squadra ai tempi viola il secondo. Il portiere si è emozionato in panchina durante il minuto di silenzio in suo onore, l’esterno gli ha dedicato uno speciale tatuaggio.

Gesto da applausi

L’arrivo della Juventus ai funerali di Astori ha fatto molto parlare soprattutto per il gran numero di calciatori bianconeri presenti. L’edizione odierna de La Nazione racconta un particolare retroscena: l’arrivo a Firenze dopo la gara con il Tottenham a Londra è merito di Gigi Buffon. Il numero uno bianconero ed il tecnico, che aveva allenato il capitano viola ai tempi di Cagliari, avevano prenotato un volo privato per raggiungere il capoluogo toscano. Queste le parole del poriere alla squadra: “Abbiamo trovato un aereo privato che porta a Firenze. Si parte alle 4 e mezzo. Capisco chi vorrà dormire“.

La squadra era tutta lì all’alba, ma i post disponibili erano soltanto 12, compresi quelli dell’equipaggio. Gigi ha rifiutato di entrare nella Basilica per un altro percorso, evitando così i tifosi viola presenti. Un gesto da leader e grande sportivo, in primis.

Buffon, Chiellini, Barzagli, Benatia, Rugani, Marchisio, Pjanic, il tecnico Allegri e il suo vice Landucci sono i calciatori partiti da Wembley, raggiunti poi da Bernardeschi. Quest’ultimo non era partito assieme alla squadra per la gara con il Tottenham a causa di un infortunio, che lo ha costretto a rimanere a Torino.

Impostazioni privacy