“Non mi sento un ex”
Le parole su Totti, Dybala e Sarri
Ma Antonio non vuole smettere di far parlare di sé e ai microfoni de Il Corriere dello Sport ha toccato tantissimi temi. Ecco quanto detto:
Su Totti: “Ha sbagliato a smettere. Di fronte alle prime difficoltà di Dzeko più che Schick avrei messo dentro Francesco. Dirigente? Mi sembra triste, uno che non c’entra niente con quel ruolo, ma sono sicuro che diventerà bravo”.
Sullo scudetto: “Lo vince la Juve. Facile, è di un altro livelli e in panchina c’è uno troppo più forte degli altri. Allegri è un tipo di persona che non si vende: dimostra il suo valore sul campo, gli altri fanno interviste organizzate. Ma chi porta a casa i punti e gli scudetti è lui”.
Su Dybala: “È forte, ma non è un campione. Lo scorso anno fu paragonato a Messi e io ridevo…
Higuain, Pjanic e Buffon sono gli unici tre campioni presenti in Serie A”.
Sul Napoli: “Sarri fa giocare bene una squadra di ottimi giocatori, ma gestire i campioni e fare i risultati come fanno Allegri, Mourinho, Ancelotti, Capello e Guardiola è molto più complicato. Se mi piacerebbe essere allenato da lui? No”.
Su Balotelli: “Ottimo calciatore Mario, ma non è un un fuoriclasse. Io non ho rotto niente. La scorsa estate a Verona in ritiro mi è venuto vicino Pazzini e mi ha detto che al telefono c’era una persona che mi voleva. ‘Sono Mario, vedo che parli bene di me. Grazie’, iniziò così. ‘Chi c…sei? Io ho detto la verità, ovvero che sei un ottimo giocatore. Se ti vuoi offendere, fallo pure”.