Boateng sta con Matuidi: “Soffro con lui, adesso basta razzismo”

Kevin Prince Boateng, centrocampista dell’Eintracht Francoforte ma con un passato importante al Milan, si è schierato ancora una volta in maniera forte contro il razzismo. Il ghanese non è mai stato uno che accettava compromessi, durante l’amichevole tra i rossoneri ed il Pro Patria non esitò ad abbandonare il campo per i cori razzisti. Decisione netta, decisa, significativa. Il calcio italiano si è macchiato ancora una volta durante l’ultima giornata di Serie A, stavolta a Cagliari. Il calciatore francese della Juventus Blaise Matuidi è stato ricoperto di fischi ed insulti perché di colore. Striscioni e cori che vanno eliminati da tutti gli stadi, ma che incomprensibilmente tornano in ogni occasione. Il marito di Melissa Satta ha parlato ai microfoni del quotidiano tedesco Die Welt e non ha usato mezze misure per commentare l’episodio.

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Solidarietà a Blaise

Il centrocampista è stato chiaro ed ha espresso una sincera solidarietà nei confronti del collega ex Psg: “Soffro per Blaise. È stato insultato per il colore della pelle. Pensate come ci si possa sentire. Quel che è triste è che al massimo, per casi come questo, vengono inflitte multe di 20.000 euro alle società. È ridicolo. Soffro con lui, ho chiesto il suo numero per poterlo chiamare. Dobbiamo fare fronte comune e andare contro queste cose. Siamo tutti sulla stessa barca”.

Boateng poi torna sulla discutibile pubblicità della catena di abbigliamento internazionale H&M, che ha fatto indossare ad un bambino di colore una felpa che lo descriveva come “la scimmia più cool della giungla“.

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Ecco le sue parole, ancora ai microfoni del quotidiano: “Tremavo dalla rabbia quando ho visto quella pubblicità. Sono arrabbiato e triste che capitino cose del genere. Che un’azienda così importante faccia, seppur involontariamente, un simile errore è molto triste. E che nessuno mi dica che non ha a che fare con il razzismo. Mi fa male, sono stato chiamato “scimmia” fin troppe volte“.

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