Nainggolan ci rimane male: “Volevo salutarlo, mi ha mandato a quel paese”

Un po’ di tensione ha caratterizzato il finale di gara tra Juventus e Roma. Attimi di incomprensioni, di foga agonistica: insomma, tutto normale per una partita del genere.

C’è qualcosa di più, però, tra quello che è successo nel finale di gara. Erano tutti talmente ‘elettrizzati’ che non riuscivano nemmeno a riconoscersi l’uno con l’altro. Evidentemente, anche il vice di Massimiliano Allegri, Marco Landucci, avrà fatto fatica a riconoscere Radja Nainggolan, con cui ha diviso parte della sua carriera quando era a Cagliari. C’è stato uno screzio, una parola di troppo, ed entrambi sono andati negli spogliatoi senza chiarirsi.

Nainggolan ci è rimasto male

Era visibilmente dispiaciuto quando s’è presentato ai microfoni di Mediaset Premium, il Ninja della Roma. Ha provato a spiegare l’epsiodio parlando del comportamento del vice di Allegri e del fatto che non lo ha salutato. Il centrocampista della Roma gli si era avvicinato per parlare, per salutarlo, lui invece si è girato dall’altra parte mandandolo a quel paese.
“Tutto chiaro se vedete le immagini: volevo stringere la mano a Landucci della Juve (vice di Allegri), l’ho avuto a Cagliari e mi aveva aiutato nella crescita ma mi ha mandato a quel paese senza motivo. Non me l’aspettavo”.

Partita persa, ma non è un dramma

 “Abbiamo comunque giocato contro la Juve – spiega Nainggolan – una squadra molto forte. Ma venire qui, a volte soffrire, avere delle occasioni e non concretizzarle ti lascia l’amaro in bocca. Abbiamo sbagliato davanti. Schick era un po’ giù, ma sta crescendo e sono sicuro che presto trasfermerà quelle palle in goal”.

 

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