Caso Donnarumma, emerge il retroscena che dà ragione a Gigio

Se si resta dietro alle chiacchiere, non si andrà mai da nessuna parte: il caso Donnarumma ne è la testimonianza

Già, perché quelle che hanno scatenato la riapertura del caso Donnarumma erano nient’altro che chiacchiere. Infondate. Senza senso. Niente di più.

L’ edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ci rivela con un documento esclusivo che il portiere del Milan ha effettivamente detto la verità con quel post su Instagram. Infatti, Gigio non ha mai detto – di recente, come affermavano tutti – di aver ricevuto pressioni psicologiche.

Attenzione: la lettera in realtà esiste ma risale addirittura ad un mese prima del rinnovo a luglio, quando Gigio era bersagliato da tifosi e critica.

Il portiere è felice e contento al Milan. Ha firmato il rinnovo con il Milan l’11 luglio scorso, mentre la raccomandata dei suoi legali che lamentava l’atteggiamento “vessatorio del club” risaliva a un mese prima, 14 giugno: quando le polemiche sovrastavano il dialogo con la società per il prolungamento. E in quel periodo, beh, era lecito eccome parlare di pressioni. Donnarumma era bersagliato da chiunque. Riceveva critiche d’ogni genere e il procuratore, in quel caso, agì correttamente tutelando il ragazzo.

Impostazioni privacy