Mohamed Salah, quando la fama non cambia l’umiltà

Mohamed Salah, attaccante del Liverpool, è rimasto fortemente legato alle sue radici. Stando a quanto riferisce DailyMail, l’egiziano torna spesso al villaggio agricolo di Nagrig, suo luogo natio. Dove si trova? Sulla strada che collega Il Cairo ad Alessandria, ma è una comunità tutt’altro che ricca. Per questo motivo il calciatore rappresenta un vero e proprio idolo. Non solo perché è riuscito a realizzare il sogno di ogni bambino, mq perché ha aiutato i suoi concittadini in diversi modo. Cosa ha fatto? Ha comprato attrezzature per la palestra che ora porta il suo nome, un campo da calcio nella scuola in cui ha studiato e offre soldi alle coppie che decidono di sposarsi, con numerose iniziative di beneficenza.

Mohamed raccontato dall’amico d’infanzia e dal primo allenatore

Bassyouni, amico d’infanzia di Salah, ha dichiarato: “Ritorna qui a Nagrig in occasione di ogni Ramadan per dare regali ai bambini locali. Viene qui, gioca a ping-pong e in piscina. Quando torna, firma ogni autografo, indica ogni immagine. Lui non è cambiato. Ricordo ancora il suo piede sinistro! Lui andava sempre a piedi! Era così veloce, così intelligente. Tutti giocavamo insieme, ma non riuscivamo a togliere il pallone a. Sapevamo che sarebbe arrivato lontano”.

Nooh, invece, è stato il suo primo allenatore. Ecco quanto ha detto: “Momo era disposto a sacrificare tutto. Gli dicevo di usare anche il piede destro e lui mi rispondeva sempre ‘Ok, signore’. Sempre la stessa risposta, sempre educata. Il mattino dopo era lì a fare pratica. Gli dissi che per diventare un campione si sarebbe dovuto allenare sempre e così ha fatto. Dissi al padre che avrebbe dovuto controllare gli orari di Salah e lui ha vissuto in maniera regolare: pregava e poi andava a dormire presto”.

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