Chievo, Sorrentino: “Dopo la partita con la Roma ho ricevuto minacce di morte”

Sapete cosa succede quando si dà libero sfogo all’ignoranza? Cose come quello che è accaduto a Stefano Sorrentino dopo il match con la Roma. Sui social, come nella maggior parte dei casi, i tifosi della Roma si sono scagliati contro di lui perché ha semplicemente fatto il suo dovere. In effetti, l’ha fatto particolarmente bene contro la Roma, ma mica gli si può attribuire una colpa per questo?

Sorrentino parla al Corriere di Verona

“A volte, poi, quando c’è confidenza, l’avversario ti rende l’onore. A fine partita, dopo la Roma, mi sono scambiato la maglia con Florenzi, che conosco bene. Lui, la sua, me l’ha lanciata: “Toh, Jašin, para pure questa…””.

La parata su Schick, di piede, è stata tra le più apprezzate: «Lì è uscito il mio lato un po’ folle. Palla deviata, ormai battuto, l’unica era quella mezza rovesciata. È andata bene e siamo tutti contenti per il punto».

Le minacce

“Quando ho iniziato io c’erano le lettere scritte, vero. È anche un lato positivo. Dopo la gara col Toro di novembre mi ha scritto una mia ex compagna di classe: suo figlio, portiere del vivaio del Torino e mio fan, aveva avuto un incidente in motorino col papà. Così sono potuto andarlo a trovare in ospedale. Dal virtuale è nato un incontro reale. Dopodiché i social bisogna saperli usare: c’è tanto odio, penso a quei tifosi della Roma che in queste ore mi hanno minacciato di morte o augurato di tutto.”

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