Genoa-Juventus, Buffon critica il Var: “Giochiamo a pallanuoto, avremo 55 rigori”

Genoa-Juventus è stato uno degli anticipi di questa seconda giornata di Serie A. Inizio pirotecnico con un autogoal, un rigore deciso dal Var e ancora un’altra rete nel giro di quindici minuti. Responso dubbio anche sul secondo penalty assegno dalla tecnologia stavolta a favore dei bianconeri. Ancora tanta confusione attorno al Var, Gigi Buffon non ci sta!

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Dure critiche

La polemica attorno al Var era nata già al termine della prima giornata di questa nuova Serie A. Il rigore a favore del Genoa ha coronato un’azione cominciata con un fuorigioco di rientro di Galabinov non segnalato dal direttore di gara. Come detto, discusso anche il rigore ricevuto dalla Juventus per un tocco di braccio su conclusione ravvicinata di Mandzukic. Non c’è da stupirsi allora delle parole del numero uno bianconero, pronunciate in zona mista al termine del match: “Applicato così mi sembra di giocare a pallanuoto. Non mi piace, il Var sarà un grosso ausilio, ma solo quando riusciranno ad adoperarlo con parsimonia e a calibrarlo”.

Gli arbitri e la babysitter

Buffon ha poi rincarato la dose: “In questo momento sembra il tutor degli arbitri, che non prendono decisioni. Non riesci neanche a percepire la bravura di un arbitro. Secondo me la bravura di un arbitro è durante la gara, capire determinati momenti, capire l’entità di un presunto fallo”. Infine ha concluso ai microfoni di Juventus TV: “Per la Juve andrà comunque bene, in generale: siamo una squadra d’attacco, e quindi i nostri calciatori sono spesso nell’area di rigore avversaria. Lo scorso anno abbiamo avuto tre rigori a favore, quest’anno arriveremo a 55. Magari ce ne saranno anche 15 a sfavore. Ma il vantaggio sarà comunque nostro. Oggi non avrei fischiato nemmeno un rigore. Si può dire che forse c’erano entrambi, ma solo nel fantacalcio. Nel calcio vero non sono rigori”.

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