Serie A, Mazzarri torna in Italia: pronti alle scuse più improbabili?

Ormai è ufficiale, Mihajlovic non è più l’allenatore del Torino. Ieri sera, infatti, dopo la sconfitta contro la Juventus c’erano stati i primi segnali. Poi è arrivata la conferma: il club lo ha esonerato. Al suo posto, però, la Serie A ritrova una vecchia (ed ignorante) conoscenza. Sapete bene di chi stiamo parlando: Walter Mazzarri. Sì, l’uomo dalle scuse improbabili. L’unico capace di rifiutare Verratti ai tempi del Napoli e capace di giocare con Aronica in difesa. Un talenta dell’ignoranza, un’icona per chi come noi ama il calcio come gioco.

La biografia di Walter Mazzarri

Era il lontano 1 ottobre 1961 quando nasceva una delle icone del calcio italiano. Non Roberto Baggio, ma nemmeno Totti o Del Piero. Stiamo parlando, ovviamente, dell’attuale allenatore del Torino. Cosa lo ha reso tanto celebre? Il suo vittimismo! Ma ci sono un paio di cose che sicuramente non sapete di lui. Walter è stato il primo a parlare ai calciatori mettendo la mano davanti alla bocca per non far leggere il labiale. Ovviamente ha coniato questo codice criptico ai tempi della Samp per comunicare con Cassano. Il 20 maggio 2007, invece, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria. In conclusione vi siamo una speranza: nel 2014 è pubblicata la sua autobiografia “Il meglio deve ancora venire”. Se lo ha scritto lui un libro, c’è speranza per tutti! Ma arriviamo alla portata principale, le migliori scuse di Walter.

Le migliori scuse di Mazzarri

Nella stagione 98/99 era allenatore in seconda e una partita (Napoli-Ravenna) dovette sostituire il tecnico e nel post partita, dopo aver perso, diede la colpa all’intestino troppo fragile dei propri calciatori. Già all’epoca Walter dimostrava di avere grandi qualità!

Successivamente ritornerà sulla panchina azzurra e dopo la sconfitta contro il Viktoria Plezen affermerà: “Abbiamo sbagliato l’approccio. Poi oggi era il compleanno di Cavani e siamo stati troppo molli”.

Ma non solo a Napoli il grande Walter è riuscito a dare il meglio di sé. Anche all’Inter, infatti, riuscì a stupire tutti. Come? Dando la colpa alla pioggia!

Infine, l’apice è stato raggiunto quando ha deciso di dare la colpa al destino dopo una sconfitta della propria Inter. Assurdo? Non per il grande Walter.

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