Serie A: due calciatori positivi, la rivelazione

Serie A: due calciatori positivi, la rivelazione

Altro che ritorno in campo. La vera e propria bomba è stata sganciata da Massimo Brambati, ex calciatore di Torino e Bari, che ha parlato della notizia durante una diretta su Instagram con Giovanna Martini :

 

«Ci sono due giocatori che sono positivi al covid, uno del Milan e uno della Lazio. Entrambi ora sono positivi al Coronavirus. Quello biancoceleste è Strakosha, che dicono abbia un infortunio alla caviglia ma non è vero. Il calciatore ha già fatto il tampone e questo è risultato positivo.

Per quanto riguarda il Milan manca Ibra, ma Kessie del Milan è positivo. Siccome ha viaggiato tornando dall’Africa con Gervinho affianco, hanno messo in quarantena anche l’attaccante del Parma».

Dichiarazioni che stanno facendo il giro del mondo e che se confermate minerebbero qualsiasi proposito di ritorno in campo.
«Dico questo in funzione di quello che potrebbe succedere se non adottassimo il protocollo tedesco.
Ora le società hanno paura di dire che ci sono casi. Per questo se c’è un positivo andrebbe messa in quarantena tutta la squadra e non solo il giocatore. Secondo le regole attuali non si potrebbe ricominciare ed invece dobbiamo fare come fanno in Bundesliga. Se lo usassimo anche noi, potremmo affrontare la prossima ripartenza di campionato in maniera più serena. Vale a dire: si ammala il giocatore, mettiamolo fuori e continuiamo a giocare. Questo episodio dovrebbe farci riflettere, abbiamo un grande rischio sul fatto che il campionato possa iniziare e fermarsi».
Ma non è finita perchè l’agente Brambati ha poi insistito.
«Le squadre hanno talmente tanto potere mediatico e editoriale da trasmettere notizie non veritiere. Ci sono dei giornalisti che vengono manipolati dalle stesse società e per questo cominciano a scrivere».
C’è da dire, tuttavia, che dalla Lazio filtra massima tranquillità e arrivano smentite secche. Dimitris Strakosha, fratello del portiere, ha risposto tramite Instagram:
«Dovresti vergognarti di diffondere bugie».
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