Inter, lo stipendio chiesto da Cavani

Calciomercato Inter, Cavani fissa il prezzo del suo stipendio

Inter, a zero ma non proprio. Edinson Cavani ha fissato la base per la trattativa con l’Inter.

Come riportato da Tuttosport, con i rinnovi di Mertens e Giroud, i nerazzurri cercano un altro colpo a zero per l’attacco.

Tra i grandi nomi resta solo Edinson Cavani, un obiettivo di vecchia data, in scadenza col Psg. Antonio Conte è un estimatore del “Matador” e, anche se avrebbe preferito Mertens, accoglierebbe di buon grado il suo arrivo.

Il problema ad oggi sono i 12 milioni che l’uruguaiano percepisce a Parigi.

In realtà, l’ex Napoli, avrebbe già fatto sapere al suo entourage di essere disponibile ad abbassarsi lo stipendio per tornare a rimettersi in gioco in Serie A. Cavani non pretenderebbe un ingaggio superiore a quello percepito da Lukaku o Eriksen (ovvero da 7 milioni in su con i bonus).

Se l’Inter fosse disposta ad accontentarlo, potrebbe arrivare a 7 milioni a stagioni.

Il vero problema, tuttavia, resta l’Atletico Madrid, su Cavani fin dallo scorso dicembre. Gli accordi presi a fine 2019 non si sono concretizzati, ma Simeone è sempre in pressing sul calciatore per portarlo a Madrid.

Paris Saint-Germain’s French midfielder Adrien Rabiot (R) and Paris Saint-Germain’s Uruguayan forward Edinson Cavani (L) react after losing the UEFA Champions League round of 16 second leg football match between Paris Saint-Germain (PSG) and Real Madrid on March 6, 2018, at the Parc des Princes stadium in Paris. / AFP PHOTO / CHRISTOPHE SIMON (Photo credit should read CHRISTOPHE SIMON/AFP/Getty Images)

Ultime Inter: Sanchez alla fine resta?

Il vero colpo a sorpresa potrebbe essere la conferma di Sanchez. L’ex Udiense è in prestito secco e dunque tornerà allo United, ma un buon finale di stagione, visto il rimescolamento che avverrà nel reparto offensivo potrebbe cambiare le cose.

Sanchez ieri alla Bbc ha puntato il dito contro Mourinho, reo di avergli fatto «perdere fiducia e gioia: è uno dei migliori allenatori del mondo, ma all’interno del gruppo c’era la sensazione di ritrovarti prima dentro e poi fuori dalla squadra».

 

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